Era il simbolo della ricchezza e della creatività degli Stati Uniti. Oggi ha un deficit enorme e un governo paralizzato. L’ottava economia del mondo è in ginocchio
Era il simbolo della bellezza, della ricchezza e della creatività degli Stati Uniti. Oggi ha un deficit di bilancio miliardario e un governo ridotto alla paralisi. L’ottava economia del mondo è in ginocchio
Le foto di Vincent Fournier
Culturista, star di Hollywood, governatore. Arnold Schwarzenegger ha passato la vita a rincorrere le sue ambizioni. Ma presto dovrà gettare la spugna
L’indecisione del governo e il sostegno dei servizi segreti hanno rafforzato i taliban, scrive Ahmed Rashid. Adesso il Pakistan rischia di cadere in uno stato di anarchia permanente
I diritti degli omosessuali e la difesa dell’ambiente, il buddismo zen e Allen Ginsberg, Hollywood e la Silicon valley. La California vista da Rebecca Solnit
“Se è ancora capace di imparare una lezione – e il sorpasso della destra in tutta Europa gliene ha data una – la sinistra dovrà interrogarsi sulla sua sconfitta, sulle cause profonde dell’indifferenza con cui viene abbandonata dai suoi naturali sostenitori: i poveri, i bisognosi, ma anche i sognatori. Non è possibile votare a sinistra se la sinistra ha smesso di esistere. Il paradosso è che alla guida di un paese che per moltissimo tempo è stato imperialista e conservatore oggi c’è Barack Obama. E una politica che cerca a malapena di salvare le ragioni di un capitalismo senza regole e pronto a divorare se stesso ci sembra quasi la realizzazione di un sogno di sinistra. Scommetto che molti progressisti, socialisti, comunisti, si chiedono: ‘E se Obama fosse il leader del mio partito?’. Forse è quella che chiamiamo l’ironia della storia. O forse, semplicemente, è l’importanza del fattore personale”. José Saramago, 9 giugno 2009 Leggi
È il direttore di The Art of Eating, rivista gastronomica di culto. Esempio di scrittura sobria e puntuale in un mondo dominato dagli chef superstar
Nel nord della Somalia c’è ancora un posto vivibile: è il Somaliland, indipendente dal 1991. Ma senza il riconoscimento internazionale, rischia di non farcela
Un lago grande come un mare, moschee colorate e pastori nelle loro iurte. E infine la catena montuosa del Tien Shan
Per chi come me ha meno di quarant’anni, l’Organizzazione degli stati americani (Oea) è solo la sigla di uno slogan ripetuto fino alla noia. Leggi
Non è solo il governo che evita di parlare del 1989. Anche la gente di Pechino sembra più a suo agio quando distoglie lo sguardo da quella storia
Per evitare di sgualcire i vestiti, il metodo migliore (anche se ha alcuni piccoli inconvenienti) è usare la tecnica “del pacchetto”. Leggi
Con la globalizzazione rischiano di sparire molte lingue nei paesi in via di sviluppo. Alcune resistono grazie a internet, ma il processo è inarrestabile
Il sistema politico californiano non è riuscito a far fronte alla recessione. La paralisi dello stato potrebbe prefigurare una crisi nazionale, scrive Paul Krugman
Crollano i socialisti, crescono i populisti e tiene la destra. Il parlamento di Strasburgo sarà dominato da un blocco conservatore. Il voto degli europei, paese per paese, e i commenti sull’Italia
Il 6 maggio per la prima volta tre navi italiane hanno riportato in Libia dei migranti soccorsi in mare. Due giornalisti di Paris Match erano a bordo del guardacoste Bovienzo
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