La rete ha cambiato la nostra vita e il nostro modo di pensare?
Geoff Colvin, un giornalista statunitense, ha scritto un libro in cui sostiene che il talento è sopravvalutato. Quello che conta è l’impegno consapevole, intenzionale, costante e prolungato per raggiungere un determinato obiettivo. Prove alla mano, Colvin dimostra che da Mozart a Tiger Woods, passando per Picasso, tutti quelli che vengono comunemente considerati dei geni hanno in realtà raggiunto i loro straordinari risultati solo dopo anni e anni di intenso impegno. Il loro talento non era innato, ma acquisito. Come nel caso di Steve Jobs, il fondatore e capo della Apple. Non è un genio, ma un abile uomo di marketing. Che per mesi è riuscito a far parlare mezzo mondo di un prodotto che non esisteva. Fino a mercoledì scorso, quando finalmente ha presentato un nuovo tipo di computer portatile. Dicono che cambierà il modo in cui leggiamo i giornali e rivoluzionerà il mondo dell’informazione. Ma intanto non bisogna dimenticare che il futuro del giornalismo dipende soprattutto dalla sua qualità. Senza possibili scorciatoie: un brutto articolo resterà sempre un brutto articolo, indipendentemente dal supporto su cui verrà letto. Mentre per scrivere un buon articolo continueranno a servire tempo, impegno e passione. Leggi
Gli abitanti dei campi nomadi sono malnutriti, si ammalano facilmente e hanno un’aspettativa di vita molto bassa. I più colpiti sono i bambini, per i quali l’unica speranza è andare a scuola
Rilasciano passaporti ed emettono visti. Eleggono governi e battono moneta. Si comportano come veri stati, ma la comunità internazionale si rifiuta di riconoscerli e preferisce mantenerli nel limbo
Ogni anno migliaia di centroamericani attraversano il Messico sui tetti dei vagoni per arrivare negli Stati Uniti. Molti di loro vengono rapinati o uccisi nell’indifferenza generale
Con i prodotti raccolti dalla spazzatura ha organizzato un pranzo per cinquemila persone. Un modo per denunciare gli sprechi alimentari
Di Eric Veillé
Un viaggio intimo nella quotidianità delle città italiane. Conciliando visioni reali e oniriche, Maurizio Cogliandro mostra un paese straniato
A trent’anni dalla morte del Grande timoniere, le autorità di Pechino organizzano visite guidate nei luoghi che hanno segnato la sua vita
Di Alice Rawsthorn
Di Juan Bas
La rete ha cambiato il nostro modo di pensare? Rispondono artisti, intellettuali e scienziati di tutto il mondo. Da Kevin Kelly a Brian Eno, da Richard Dawkins a Clay Shirky e Nicholas Carr
Quattro amici di origine pachistana e la loro rabbia contro la Thatcher, il razzismo e le regole imposte dai genitori. A Londra, alla fine degli anni settanta, c’erano anche loro
Si capiva che non voleva andare a Gerusalemme per fare shopping o per pregare alla moschea di Al Aqsa. Voleva raggiungere il figlio. Leggi
Di Arnon Grunberg
Naïf Hérin, Vampire Weekend, Gorillaz Leggi
Il videogame UrbanSim aiuta gli ufficiali statunitensi ad amministrare le città occupate e a evitare le rivolte
Furti, saccheggi, criminalità: per i mezzi d’informazione il problema principale ad Haiti è proteggere i beni materiali. Ma le vittime del terremoto cercano solo di sopravvivere
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