Domenica si è votato per il rinnovo del consiglio regionale e per l’elezione del presidente
Nell’elenco dei divieti principali che regolano la vita pubblica (e un po’ monastica) dei parlamentari del Movimento 5 stelle (non fare accordi né con la sinistra né con la destra, accontentarsi di un terzo dello stipendio, giustificare le proprie note spese fino al centesimo e così via), ce n’è uno che comporta l’espulsione quasi immediata: partecipare ai dibattiti televisivi che imperversano sulle reti italiane. Leggi
Quindici giorni fa ero in una libreria di Bologna con due amici e una giornalista di Radio Nettuno ci ha fermato e ci ha chiesto: “Siamo in diretta per Radio Nettuno, volevamo farvi una domanda: ma voi lo sapete che il 23 novembre si vota?”. E mi ha messo il microfono sotto la bocca e io ho risposto: “No, io non lo so”. Leggi
Un disastro. L’astensione degli elettori in Emilia-Romagna ha superato le più pessimistiche previsioni assestandosi al 37 per cento. Ha fatto crollare quel legame tradizionale che aveva retto per decenni tra gli elettori di sinistra e il “loro” partito. Ed è inutile che Matteo Renzi finga che il suo governo sia estraneo a questo risultato. Leggi
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha commentato su Twitter i risultati delle elezioni in Emilia-Romagna e in Calabria.
Stefano Bonaccini è il nuovo presidente della regione Emilia-Romagna e Mario Oliverio è il presidente della regione Calabria, entrambi sostenuti dallo schieramento di centrosinistra.
In Emilia-Romagna, dopo lo scrutinio di 4.512 seggi su 4.512, Stefano Bonaccini ha preso il 49 per cento dei voti, Alan Fabbri il 29,9 per cento (centrodestra) e Giulia Gibertoni il 13,3 per cento (Movimento 5 stelle).
In Calabria, dopo lo scrutinio di 1.966 seggi su 2.409, Mario Oliverio ha preso il 61,6 per cento dei voti, Wanda Ferro (centrodestra) il 23,6 per cento e Nico D’ascola (centro) l’8,6 per cento.
L’affluenza è stata molto bassa. In Calabria hanno votato solo il 43,8 per cento degli elettori al voto. In Emilia-Romagna non si è arrivati al 38 per cento. Repubblica
È rimasta bassissima, secondo le prime proiezioni del Viminale, la percentuale di votanti in Emilia-Romagna. Il sito del ministero, sulla base di 128 comuni su 749, stima alle 23 un’affluenza al voto regionale del 37,33 per cento, molto al di sotto della soglia psicologica del 50 per cento e del 68 per cento delle regionali del 2010. Ansa
Alle 19 l’affluenza alle urne in Emilia-Romagna era del 32,3 per cento, in Calabria del 34,6 per cento. Alle precedenti regionali, in Emilia-Romagna alle 19 aveva votato il 39,6 per cento e in Calabria il 28,7 per cento. Ministero dell’interno
È dell’8,85 per cento l’affluenza registrata alle 12 per le elezioni regionali in Calabria. Alle precedenti regionali, nel 2010, l’affluenza alle urne, alla stessa ora, era stata del 6,5 per cento. In quella occasione, però, si votava in due giorni. A Catanzaro città ha votato per le regionali il 13,76 per cento (7,98 per cento alle precedenti regionali). Ansa
È del 10,75 per cento l’affluenza registrata alle 12 per le elezioni regionali in Emilia-Romagna. Alle precedenti consultazioni, quando si votò però anche il lunedì, l’affluenza alle urne, alla stessa ora, era stata del 12,9 per cento. A Bologna città ha votato il 12,56 per cento dell’elettorato (era il 12,4 per cento nel 2010). Ansa
Per noi che non abitiamo né in Emilia-Romagna né in Calabria sono quattro le ragioni di interesse per la scadenza elettorale di oggi, che in ogni caso riguarda più di cinque milioni di italiani. Leggi
Sono stati aperti regolarmente i seggi allestiti in Calabria nelle 2.409 sezioni in cui oggi si vota per l’elezione del presidente della giunta regionale e dei nuovi componenti del consiglio regionale. Gli aventi diritto al voto sono 1.897.729, di cui 927.580 uomini e 970.149 donne. Potranno scegliere tra cinque candidati alla presidenza, supportati da 15 liste. Si vota fino alle 23.
I principali candidati sono Mario Olivero (Partito democratico), Wanda Ferro (presidente uscente della provincia sostenuta da Forza Italia e Fratelli d’Italia), Nuccio Cantelmi (Movimento 5 stelle), Domenico Gattuso (L’Altra Calabria) e Nico D’Ascola (Nuovo centrodestra e Udc). Ansa, Rainews 24
Si sono aperte alle sette le urne per eleggere il nuovo presidente dell’Emilia-Romagna e il nuovo consiglio regionale. I circa 3,4 milioni di cittadini chiamati a
votare sceglieranno chi dovrà prendere il posto di Vasco Errani.
I candidati principali sono Maurizio Mazzanti (Liberi cittadini), Stefano Bonaccini (sostenuto da Partito democratico, Sel, Emilia-Romagna civica e Centro per Bonaccini), Alan Fabbri (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia), Cristina Quintavalla (L’altra Emilia-Romagna), Giulia Gibertoni (Movimento 5 stelle) e Alessandro Rondoni (Nuovo centrodestra). I seggi chiudono alle 23. Ansa
Di fronte alla campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna, i primi ad annoiarsi sono stati proprio gli analisti e i commentatori politici. Non c’è stata una vera competizione, non c’è mai stata partita, Stefano Bonaccini ha già vinto. A dire il vero, è proprio la discussione politica che non c’è più, e non da oggi. Leggi
Ha ignorato la raccomandazione di Silvio Berlusconi, che gli aveva consigliato di tagliarsi il codino e la barba incolta. “Sono una pecora nera”, sorride Alan Fabbri, 35 anni. Fino a poco tempo fa il candidato della Lega nord a presidente della regione Emilia-Romagna era conosciuto solo agli abitanti di Bondeno, che l’hanno eletto sindaco per la seconda volta. Leggi
Domenica 23 novembre, dalle 7 alle 23, si svolgeranno le elezioni regionali in Calabria e in Emilia-Romagna. Verranno eletti il presidente della giunta e dell’assemblea legislativa della regione Emilia-Romagna e il presidente della giunta e del consiglio regionale della Calabria. Sono chiamati al voto poco meno di 5,4 milioni di elettori. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati