Il partito di sinistra Syriza ha vinto le elezioni, ma per ottenere la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento ha dovuto allearsi con il partito conservatore dei Greci indipendenti
Tra il tripudio dei festeggiamenti e le bandiere rosse di mezza Europa sventolate in piazza ad Atene, la questione è comprensibilmente passata in secondo piano. In effetti per i greci, e per tutti gli europei che hanno seguito il voto greco come un’appendice delle proprie elezioni nazionali, i rapporti tra l’Europa e la Russia e le frequentazioni di alcuni deputati di Syriza che sarebbero diventati ministri non erano proprio una priorità. Eppure, a governo fatto e con tutti i dicasteri assegnati, alcune perplessità sulla politica estera dell’esecutivo beniamino d’Europa oggi sono inevitabili. Leggi
Durante il primo consiglio dei ministri dopo la vittoria alle elezioni, il nuovo premier greco, Alexis Tsipras, ha dichiarato che il paese non andrà in default a causa del suo debito pubblico.
Il leader di Syriza ha dichiarato che il governo rinegozierà con i creditori il piano di salvataggio da 240 miliardi di euro imposto dalla troika, ma non ha spiegato i dettagli della sua iniziativa. Alexis Tsipras ha promesso “proposte realistiche” per la ripresa economica e ha detto che combatterà la corruzione.
Riguardo ai rapporti con l’Europa, il premier ha detto: “Non entreremo in uno scontro reciprocamente distruttivo, ma al tempo stesso smetteremo di essere sottomessi dal punto di vista politico”. Bbc
Il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato la formazione del governo. Chi sono i nuovi ministri più importanti e quali relazioni hanno con il partito Syriza. Leggi
Un particolare non indifferente nella riuscita del rituale vittorioso di Alex Tsipras è che Syriza ha ottimi disk jockey. Dai Clash a Bella ciao, guida ragionata ai brani scelti dal partito. Leggi
Alexis Tsipras sta per annunciare il suo nuovo governo in Grecia. Il ministero più importante, quello delle finanze, andrà a Yanis Varoufakis, 53 anni, economista e blogger con doppia nazionalità greca e australiana.
Varoufakis ha studiato nel Regno Unito e ha insegnato in Australia, Grecia e Stati Uniti. Durante la campagna elettorale si è scagliato contro le politiche di austerità e il piano di salvataggio imposto al paese dall’Europa, dal Fondo monetario e dalla Banca centrale europea. Varoufakis ha descritto la situazione del paese come “una vera crisi umanitaria”.
Varoufakis ha lasciato la sua cattedra di economia all’università del Texas per aiutare Alexis Tsipras durante la campagna elettorale. In un’intervista alla radio ha confermato che oggi assumerà l’incarico di ministro delle finanze e che quindi sarà lui a rinegoziare i termini del piano di salvataggio greco. Varoufakis ha commentato la vittoria di Syriza il 25 gennaio parafrasando una poesia di Dylan Thomas: “La democrazia greca ha smesso di scivolare docile nella notte. La democrazia greca si è ribellata alla morte della luce”. The Guardian
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) è pronto a continuare a sostenere la Grecia e attende di poter portare avanti i colloqui con il nuovo governo, all’indomani della vittoria del partito di sinistra Syriza alle elezioni. Lo ha detto in una nota la direttrice dell’Fmi Christine Lagarde. Reuters
I mercati europei hanno chiuso in attivo dopo la vittoria di Syriza in Grecia. Mentre in apertura tutti mercati avevano registrato un calo. Anche se Syriza ha annunciato che vuole rinegoziare gli accordi del piano di salvataggio, gli investitori non sembrano credere che la Grecia uscirà dalla zona euro. Solo la borsa di Atene ha chiuso in calo del 3,2 per cento.
The Guardian
“Non vorrei che i partiti estremisti conquistassero il potere. Preferirei vedere facce conosciute”, aveva dichiarato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, a proposito delle elezioni in Grecia. Ma le sue speranze sono state disattese. Syriza, partito della sinistra radicale salito alla ribalta alle legislative del 2012, quando aveva conquistato il 27 per cento dei voti, ha vinto nettamente. Leggi
Il giuramento di Antonis Samaras e quello di Alexis Tsipras a confronto. Tsipras ha giurato solo davanti alle autorità civili per la prima volta nella storia della Grecia, mentre nel 2012 Samaras ha giurato di fronte alle autorità religiose del paese.
Il leader di Syriza Alexis Tsipras ha prestato giuramento davanti al presidente greco Karolos Papoulias. Tsipras ha giurato sulla costituzione greca. Per la prima volta nella storia della Grecia un premier ha recitato un giuramento solo civile e non religioso. “Signor presidente, giuro che applicherò la costituzione e le leggi e che lavorerò sempre nell’interesse generale del popolo greco”, ha detto. Tsipras, 40 anni, è il premier più giovane della storia del paese.
È arrivato il tempo delle alleanze, si fanno i nomi dei ministri, si parla di summit, negoziati, accordi internazionali. Ma il vero terremoto c’è già stato, il primo e forse non l’ultimo di un anno durante il quale andranno alle urne altri due paesi in difficoltà della periferia sud dell’Europa: il Portogallo e, soprattutto, la Spagna. Leggi
Il leader di Syriza Alexis Tsipras ha giurato come primo ministro davanti al presidente della repubblica greco. Bbc
Il leader di Syria Alexis Tsipras incontrerà il presidente greco Karolos Papoulias per ricevere il mandato alle 14.30. Alle 15 dovrebbe giurare come primo ministro. The Guardian
È stato raggiunto un accordo tra Syriza e i Greci indipendenti per formare un nuovo governo.
Syriza è un partito di sinistra radicale e ha condotto la sua campagna elettorale concentrandosi sull’opposizione alle misure di austerità imposte dall’Unione europea. Syriza è l’acronimo di Synaspismós Rizospastikís Aristerás (Coalizione della sinistra radicale). Il partito nasce nel 2004 come coalizione di diverse formazioni della sinistra greca, tra cui ecologisti, comunisti e sinistra democratica. La campagna elettorale di Syriza si è concentrata sulla promessa della fine delle misure di austerità e di nuovi fondi per la spesa pubblica. Tra le proposte fatte: energia elettrica gratuita per i più poveri, buoni pasto distribuiti nelle scuole e case per i senzatetto.
I Greci indipendenti sono un piccolo partito conservatore, formato nel 2012 dopo una scissione del partito di Antonis Samaras, Nea Demokratia. Entrambi i partiti vogliono rinegoziare il piano di salvataggio imposto al paese dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale. Ma i due partiti hanno grandi differenze politiche su temi come l’immigrazione e la spesa pubblica.
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