Gli Stati Uniti hanno dichiarato che un’eventuale eliminazione delle sanzioni contro l’Iran in ragione del suo programma nucleare avverrà “per tappe”, quando sarà siglato l’accordo definitivo
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che un’eventuale eliminazione delle sanzioni contro l’Iran in ragione del suo programma nucleare avverrà “per tappe”, quando sarà siglato l’accordo definitivo.
“Le sanzioni saranno sospese in maniera progressiva e quando saremo in condizione di verificare che l’Iran rispetterà i suoi impegni, conformemente a un piano di azione completo e definitivo che deve essere approvato da qui al 30 giugno”, ha dichiarato il portavoce del dipartimento di stato Jeffrey Rathke. Oggi il presidente dell’Iran Hassan Rouhani ha detto che l’Iran firmerà l’accordo definitivo sul programma nucleare con i paesi del 5+1 solo se saranno cancellate tutte le sanzioni imposte a Teheran. Anche la guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, si è pronunciato contro l’accordo preliminare firmato a Losanna il 2 aprile a garanzia dell’intesa finale prevista per il 30 giugno.
L’Iran firmerà l’accordo definitivo sul programma nucleare con i paesi del 5+1 solo se saranno cancellate tutte le sanzioni imposte a Teheran. Lo ha dichiarato il presidente, Hassan Rouhani, durante un discorso alla televisione pubblica iraniana.
Hassan Rouhani ha detto: “Non firmeremo alcun accordo, a meno che le sanzioni non siano sospese. Vogliamo un accordo che soddisfi tutte le parti coinvolte nei colloqui sul nucleare”. Reuters
L’accordo sul nucleare iraniano annunciato il 2 aprile da Barack Obama non è stato accolto bene dal Partito repubblicano. Molti esponenti conservatori hanno criticato il presidente per le aperture e le concessioni fatte al governo di Teheran. Leggi
L’accordo sul nucleare iraniano, firmato giovedì a Losanna, è un buon compromesso ed è preferibile a un fallimento dei negoziati. Ma ci sono tre domande a cui non possiamo ancora dare una risposta certa. Leggi
Negli ultimi giorni l’Iraq ha ripreso a sperare, nonostante nel mese di marzo 997 iracheni siano morti a causa del terrorismo e delle violenze. Leggi
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è detto “fiducioso” sulla possibilità di trovare un accordo definitivo sul nucleare iraniano entro il 30 giugno, dopo l’intesa temporanea raggiunta il 2 aprile a Losannna. Obama ha parlato con i leader del congresso: il repubblicano John Boehner, speaker della camera, Nancy Pelosi, la leader democratica alla camera, il repubblicano Mitch McConnell, capo della maggioranza al senato, e Herry Reid, leader democratico al senato. Si tratta di un primo passo per cercare di vincere lo scetticismo dei deputati contrari ai negoziati con l’Iran, che dovranno esaminare l’accordo sul nucleare. Alcuni repubblicani hanno minacciato di boicottare l’intesa e di imporre nuove sanzioni a Teheran.
I repubblicani controllano entrambe le camere del congresso, e una proposta di legge che darebbe al parlamento il diritto di riesaminare qualunque accordo prima di decretare la fine delle sanzioni ha raccolto un consenso bipartisan. Obama ha minacciato di mettere il veto.
La tv di stato siriana ha citato una fonte del ministero degli esteri che si è congratulata per il risultato dei colloqui sul programma nucleare iraniano. La fonte ha espresso l’apprezzamento del governo di Damasco per gli sforzi dell’Iran nei negoziati e ha definito l’accordo un passo positivo verso “l’attenuamento delle tensioni nella regione e nel mondo”. Nei quattro anni di guerra civile in Siria, l’Iran ha sostenuto Damasco dal punto di vista politico, economico e militare. Reuters
Il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha dichiarato che un accordo definitivo sul programma nucleare di Teheran sarà possibile se le potenze mondiali manterranno le promesse fatte e ha assicurato che l’Iran rispetterà i patti. “Se l’altra parte onorerà le sue promesse, noi onoreremo le nostre”, ha dichiarato Rouhani. Afp
Dopo giorni di intense trattative, il 2 aprile a Losanna è stato raggiunto un accordo temporaneo sul programma nucleare iraniano. Si tratta di un piano d’azione globale congiunto che spiana la strada a un’intesa definitiva, da raggiungere entro il 30 giugno, in base alla quale l’Iran dovrà sospendere le attività di arricchimento dell’uranio e aprire le porte del paese agli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) in cambio della progressiva cancellazione delle sanzioni internazionali. Leggi
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che qualsiasi accordo sul nucleare iraniano dovrebbe includere il riconoscimento dello stato d’Israele da parte di Teheran. Netanyahu l’ha dichiarato dopo un vertice con i responsabili della sicurezza israeliana.
“Israele non accetterà un accordo che permetta a uno stato che chiede la nostra distruzione di dotarsi di armi nucleari”, ha dichiarato Netanyahu. Ha’aretz
All’indomani dell’accordo sul nucleare iraniano il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato delle consultazioni sulla sicurezza con un gruppo ristretto di ministri del suo governo. “L’accordo minaccia la sopravvivenza di Israele”, ha dichiarato Netanyahu rivolgendosi al presidente Obama, “l’intesa non blocca la strada dell’Iran verso la costruzione della bomba, piuttosto la apre”.
Tre mesi fa il presidente israeliano era intervenuto al congresso degli Stati Uniti criticando le trattative sul nucleare, dopo essere stato invitato dal presidente della camera, il repubblicano John Boehner, senza consultare la Casa Bianca. Afp
Barack Obama ha tenuto un discorso alla Casa Bianca sul nucleare iraniano. Obama ha dichiarato che è convinto che l’intesa di oggi sul programma nucleare di Teheran , che ha definito “storica”, porterà a un accordo definitivo entro il 30 giugno e che “renderà gli Stati Uniti, i suoi alleati e il mondo più sicuri”. Obama ha aggiunto che le sanzioni contro l’Iran sono state fondamentali per convincere Teheran a sedersi al tavolo delle trattative.
Barack Obama ha parlato anche di Israele, che nei mesi scorsi si è opposta più volte alla firma di un accordo sul nucleare iraniano: “Non è un segreto che io e Benjamin Netanyahu non andiamo d’accordo su questa questione. Ma questa intesa è la migliore opzione possibile per Israele”.
L’Iran e i paesi del 5+1 hanno trovato un primo accordo sul programma nucleare di Teheran. L’ha annunciato Federica Mogherini, responsabile della politica estera dell’Unione europea, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif.
L’Iran ha accettato di ridurre le sue attività di arricchimento e di stoccaggio dell’uranio, convertendole in attività di ricerca e sviluppo. In cambio verranno sospese le sanzioni contro Teheran. Mogherini ha annunciato i primi dettagli del piano:
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