Il ministro degli esteri della Turchia ha convocato l’ambasciatore della Santa Sede per l’uso della parola “genocidio” riguardo al massacro degli armeni commesso tra il 1915 e il 1917 dall’impero ottomano
È con grande riluttanza che mi occupo del genocidio armeno, poiché so per esperienza che ciò che scrivo farà infuriare entrambi le parti. Ho esaminato i documenti britannici e russi del 1915, e posso quindi dire di conoscere anche il contesto nel quale turchi e armeni si muovevano. E posso dire con una certa sicurezza che entrambe le parti si sbagliano. Leggi
“Nel secolo scorso la nostra famiglia umana è passata attraverso tre enormi tragedie senza precedenti. La prima, che è ampiamente ritenuta il primo genocidio del ventesimo secolo, ha colpito il popolo armeno”, ha dichiarato papa Francesco il 12 aprile durante la messa. Leggi
Il gran mufti turco Mehmet Gormez, la principale autorità religiosa islamica sunnita turca, si è allineato al governo di Ankara criticando il papa per le dichiarazioni sul genocidio armeno, a suo parere “senza fondamento” e ispirate da “lobby politiche e aziende di pubbliche relazioni”. In un discorso ad Antiochia Gormez si è detto “preoccupato che lobby politiche e ditte di pubbliche relazioni abbiano allargato le loro attività alle istituzioni religiose”. Il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni ha invitato la Turchia a moderare le polemiche: “La durezza dei toni turchi non mi pare giustificata, anche tenendo conto del fatto che 15 anni fa Giovanni Paolo II si era espresso in modo analogo”.
I massacri della popolazione cristiana (armeni, siro cattolici, siro ortodossi, assiri, caldei e greci) avvenuti in Turchia tra il 1915 e il 1916 sono ricordati dagli armeni come il Medz yeghern, “il grande crimine”: almeno 1,2 milioni di vittime. La Turchia non ha mai accettato la definizione di genocidio, sostenendo che le uccisioni compiute dall’impero Ottomano erano una risposta all’insurrezione degli armeni e alla necessità di difendere le sue frontiere. Leggi
Le dichiarazioni del papa sul “genocidio” degli armeni sono lontane “dalla realtà storica”, ha dichiarato il ministro degli affari esteri turco all’ambasciatore della Santa Sede, il nunzio apostolico monsignor Antonio Lucibello. Il nunzio è stato convocato dopo che il papa ha parlato di “genocidio” nella messa in memoria del massacro in cui più di un milione di armeni hanno perso la vita. Il governo è “dispiaciuto e deluso” per il fatto che il pontefice si sia riferito all’uccisione degli armeni come a un “genocidio” e questo commento pone “un problema di fiducia” sul Vaticano.
Il ministro degli esteri della Turchia ha convocato l’ambasciatore della Santa Sede dopo che papa Francesco ha usato la parola “genocidio” per descrivere lo sterminio degli armeni durante la prima guerra mondiale. In una messa nella basilica di San Pietro concelebrata oggi con Nerses Bedros XIX Tarmouni, patriarca della chiesa armena, il pontefice ha definito il massacro degli armeni come “il primo genocidio del ventesimo secolo”. La Turchia nega che si tratti di genocidio, sottolineando che anche migliaia di turchi erano morti nel conflitto.
Celebrando la messa in memoria degli armeni uccisi tra il 1915 e il 1917, papa Francesco ha usato la parola “genocidio”. Bergoglio ha definito l’uccisione e la deportazione di massa della popolazione cristiana dell’Armenia occidentale da parte dell’impero Ottomano come il primo genocidio del ventesimo secolo. Le altre due “tragedie inaudite” del secolo scorso citate dal pontefice sono state il nazismo e lo stalinismo.
Il papa aveva usato la parola genocidio già due anni fa, provando una serie di proteste in Turchia, che continua a evitare di usare il termine genocidio, utilizzando invece l’espressione “gli eventi del 1915”, adottata con una circolare del 2007.
Il governo turco sostiene che le atrocità compiute dall’impero Ottomano erano una risposta all’insurrezione degli armeni e alla necessità di difendere le frontiere, e sottolineando che anche migliaia di turchi erano morti nel conflitto.
Molti storici ritengono che l’uccisione di 1,5 milioni di armeni durante la prima guerra mondiale sia stato il primo genocidio moderno. I paesi che riconoscono ufficialmente il genocidio armeno sono 23, tra cui l’Italia. Molti altri, tra cui gli Stati Uniti e Israele, continuano a non usare il termine genocidio per timore di una crisi nei rapporti con Ankara.
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati