La deposizione di Giorgio Napolitano sulla trattativa tra stato e mafia

Il presidente della repubblica è stato ascoltato martedì mattina dai pm di Palermo che, per l’occasione, sono arrivati a Roma.

Il testo della deposizione di Napolitano

Il Quirinale ha messo online sul suo sito il pdf della trascrizione dell’udienza di martedì scorso del presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, ascoltato dai magistrati di Palermo nell’ambito del processo sulla presunta trattativa tra stato e mafia.

Il circo istituzionale

In Italia le istituzioni sono logore e poco stimate, ma esigono rispetto. In parlamento si può offendere e lanciare oggetti, ma con l’obbligo della cravatta. Perché, pur essendo inefficiente e costosissimo, è un’istituzione e i suoi membri possono sì essere condannati, ma rimangono onorevoli. Leggi

Nel labirinto della trattativa

Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano è stato sentito il 28 ottobre in merito alla trattativa tra stato e mafia. O meglio, alla presunta trattativa. Perché sia presunta provano a spiegarlo un giurista e uno storico, Giovanni Fiandaca e Salvatore Lupo, in un libro pubblicato da Laterza. Leggi

Conclusa la deposizione del presidente della repubblica

È terminata la deposizione del presidente della repubblica Giorgio Napolitano che ha testimoniato davanti alla corte d’assise di Palermo, trasferita a Roma, per il processo sulla trattativa tra stato e mafia.

La deposizione è durata tre ore, è cominciata intorno alle 10.40 ed è finita alle 13.40. Erano presenti i giudici della corte d’Assise e gli avvocati delle parti civili e degli imputati.

Secondo quanto dichiarato da un avvocato presente all’interrogatorio, il presidente della repubblica ha risposto a diverse domande delle parti, anche ad alcune domande poste dal legale del boss mafioso Totò Riina.

In alcuni casi Napolitano si è avvalso della facoltà di non rispondere, garantita dalla sua carica di capo di stato. “La parola ‘trattativa’ non è mai stata usata”, ha detto un legale della difesa.

Luca Cianferoni, legale del boss mafioso Totò Riina, ha detto a Sky uscendo dal Quirinale:

Ansa, Askanews

Perché i giudici di Palermo interrogano Napolitano

Sei cose da sapere sull’interrogatorio in corso al Quirinale. Leggi

Le domande dei pubblici ministeri a Napolitano

Saranno una ventina le domande che i pubblici ministeri di Palermo rivolgeranno al presidente della repubblica Giorgio Napolitano durante l’interrogatorio in corso al Quirinale all’interno del processo su una presunta trattativa tra stato e mafia negli anni novanta. Leggi

La deposizione di Napolitano

Il procuratore di Palermo Leonardo Agueci e i pubblici ministeri dell’accusa nel processo sulla trattativa tra stato e mafia sono arrivati al Quirinale, dove dovranno interrogare il presidente della repubblica Giorgio Napolitano che sarà ascoltato come testimone.

Stanno entrando dalla porta principale del Quirinale anche gli avvocati degli imputati e delle parti civili. Il presidente della repubblica si presenterà alle dieci davanti alla corte di assise di Palermo, che per l’occasione si è trasferita a Roma.

Nella piazza del Quirinale si sono radunati giornalisti e curiosi. Il Quirinale non è accessibile alla stampa che non potrà assistere alla deposizione nemmeno attraverso una registrazione video. Ansa

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