È un’antropologa saudita. Insegna al Middle east centre della London School of Economics.
A sei anni dall’inizio dell’offensiva militare contro i ribelli sciiti, l’Arabia Saudita vuole mettere fine a un conflitto che l’ha indebolita e isolata. Ma quello che serve è un vero programma di ricostruzione. Leggi
Con un’economia colpita dalla pandemia e dalla fine della centralità del suo petrolio e con le diffuse violazioni dei diritti umani, per la leadership saudita sarà difficile mantenere le tradizionali alleanze con le potenze globali. Leggi
Sotto la guida del re Salman, Riyadh ha perso influenza e peso nella regione. Dopo cinque anni di una politica estera dissennata e divisiva, oggi il paese è meno sicuro e più isolato che mai. Leggi
Con metodi aggressivi e umilianti, la famiglia reale si è alienata il sostegno dei clan e dei principi più influenti, ha spinto all’esilio molti giovani e ha approfondito le spaccature e gli antagonismi della società Leggi
Riyadh dovrebbe mettere fine alla guerra in Yemen il prima possibile, farsi carico della ricostruzione del paese e aprire il dialogo con l’Iran. Leggi
Il principe ereditario saudita ha promesso modernità e aperture. Ma finora l’unica libertà concessa è quella per i capitali internazionali. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati