Ricercatrice in economia presso l’istituto di studi politici di Sciences Po a Parigi, si occupa di mercato del lavoro e diseguaglianze socio economiche. Autrice del libro Non è lavoro, è sfruttamento (Laterza 2017).
Dal giorno dopo le elezioni, gli occhi sono puntati sul meridione. Per capire cosa abbia diviso il paese a metà può essere utile mettere insieme alcuni dati. Leggi
Per la prima volta nella storia della quinta repubblica francese, nessuno dei due partiti che ne dominano la politica da quasi sessant’anni avrà un suo candidato al secondo turno. Leggi
Sono poco raccontati i rapporti di forza – spietati in molti casi – tra grandi imprese e lavoratori, e che si esprimono spesso attraverso aziende di comodo, il più delle volte appaltatrici di attività funzionali a quella strettamente produttiva. Come nel caso della Coca-Cola di Nogara in provincia di Verona, sede del più grande stabilimento del sud Europa della multinazionale statunitense. Leggi
Nell’attesa del decreto governativo che forse disinnescherà i due quesiti referendari promossi dalla Cgil, il mondo del lavoro va avanti. Finora il dibattito politico e giornalistico si è concentrato sui voucher, lasciando in sordina il complesso mondo degli appalti, pubblici e privati. Leggi
Il verdetto della corte costituzionale sui referendum sociali promossi dalla Cgil ha giudicato ammissibili i quesiti riguardanti l’abrogazione dell’istituto dei voucher e l’introduzione della clausola di responsabilità negli appalti per le imprese. Ha invece bocciato il quesito sul ripristino dell’articolo 18. Tra i due quesiti ammessi, quello che ha più fatto discutere è sicuramente il primo: i voucher. Leggi
Gli interventi sulle pensioni approvati dal consiglio dei ministri nella legge di stabilità celano una strategia strutturale: sottrarre le pensioni all’intervento pubblico. Una tendenza che nei fatti si traduce nella privatizzazione del sistema previdenziale, e anche in una sua “individualizzazione”. Leggi
Periodicamente le pagine dei giornali si riempiono di notizie sull’ultimo o il penultimo episodio di corruzione in qualche ateneo: favoritismi, nepotismi, sprechi, inefficienze. Affermazioni lapidarie, ennesima puntata di una letteratura sempre più tesa a delegittimare il sistema dell’università pubblica. Leggi
Il dibattito intorno ai dati sul mercato del lavoro occupa uno spazio notevole sui mezzi d’informazione almeno una volta al mese. Da ultimo, i dati dell’Osservatorio Inps sul precariato sembrano gettare un’ulteriore ombra sugli effetti del jobs act, che a due anni di distanza dalla legge Fornero è intervenuto per portare più flessibilità nel sistema delle relazioni industriali. Leggi
Lo sciopero dei fattorini della Foodora, società che gestisce ordini e consegne di pasti a domicilio, ha mostrato all’Italia il risvolto amaro dietro la comodità del consumo on demand. L’azienda ha recentemente deciso di eliminare per i nuovi assunti la remunerazione fissa basata sul numero di ore lavorate e mantenere solo la parte variabile, legata alle consegne. Così funziona la gig economy, di cui la Foodora fa parte: a chiamata si consuma la cena e a chiamata si sfruttano i lavoratori. Leggi
Le cause della morte di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, operaio della ditta di logistica Gls di Piacenza ucciso da un camion della stessa azienda durante un picchetto, vanno rintracciate in un conflitto che vive in un nuovo modello dell’organizzazione industriale e della sua filiera dalla produzione al consumo. Leggi
Nella discussione sulla imminente legge di stabilità non poteva mancare il tema della produttività, tormentone d’Italia. Ma stavolta si fa sul serio, puntando tutto su questa parola, soprattutto ora che gli argomenti a favore di sgravi e jobs act si sono esauriti con il susseguirsi dei dati sul mondo del lavoro, in perenne affanno. Leggi
Quali siano i diritti minimi di cui un essere umano può godere in quanto migrante, e quale sia la contropartita, rimane un tema che divide sia la politica sia l’opinione pubblica. Come nel caso della proposta del prefetto Marco Morcone che dalle pagine del Corriere della Sera suggerisce di usare il volontariato come strumento per favorire l’integrazione. Leggi
Il 5 dicembre 2014, a poco più di due anni dalla riforma Fornero, la stessa maggioranza parlamentare che aveva approvato quella riforma ha delegato il governo Renzi a riordinare la normativa sul lavoro, approvando la legge delega sul Jobs act. Intrisi come siamo della percezione di un immobilismo diffuso, della impossibilità di riformare alcunché in un paese sclerotizzato, due interventi di riforma su uno stesso tema nel giro di così pochi mesi possono apparire un’anomalia. Anche la celerità con cui il governo ha emesso i primi decreti attuativi rafforza questo senso di eccezionalità. Leggi
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