L’agenzia ufficiale di Pechino ha annunciato nella mattina del 3 settembre che il principale organo legislativo del governo comunista ha approvato “la proposta per ratificare” il trattato firmato al termine della conferenza mondiale sul clima, organizzata dall’Onu a Parigi nel dicembre 2015. Poche ore dopo, quando è arrivato al G20 di Hangzhou, in Cina, il presidente statunitense Barack Obama ha confermato l’approvazione anche del suo paese.
I due paesi producono insieme il 40 per cento delle emissioni globali di gas serra. Con questa ratifica si impegnano a rispettare tempi e vincoli stabiliti dall’accordo, che punta a contenere al di sotto dei 2 gradi centigradi l’aumento della temperatura del pianeta rispetto ai livelli dell’era preindustriale.
Il prossimo 31 dicembre terminerà il mandato del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. La lotta per la sua successione è ormai aperta. Leggi
Il 30 settembre la bandiera palestinese è stata issata per la prima volta al quartier generale delle Nazioni Unite di New York, alla presenza del presidente della Palestina, Abu Mazen, e del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Leggi
Di fronte alle ultime stragi di profughi nel Mediterraneo e in Europa, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha deciso di ospitare un vertice il 30 settembre, a margine della sessione annuale dell’assemblea generale. Leggi
Le Nazioni Unite hanno denunciato il bombardamento di una delle sue strutture da parte della coalizione guidata dall’Arabia Saudita nello Yemen e hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta. Il segretario dell’Onu Ban Ki-moon ha accusato i raid condotti dalla coalizione nella città portuale di Aden di avere provocato gravi danni a un ufficio del programma delle nazioni Unite per lo sviluppo e di avere ferito una guardia.
Secondo Ban Ki-moon l’incidente sottolinea la necessità che tutte le parti in conflitto mettano fine ai combattimenti e tornino al tavolo dei negoziati per trovare una soluzione alla crisi nello Yemen. Dalla fine di marzo la coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita conduce una campagna militare contro i ribelli houthi e i loro alleati, che hanno preso il controllo della capitale Sanaa e di altre zone del paese.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha ribadito la sua preoccupazione e la sua opposizione all’operazione navale militare contro il traffico di migranti nel Mediterraneo presentata dall’Unione europea.
Ci sono “altri modi per risolvere la crisi dei migranti” ha detto Ban, dopo un incontro a Bruxelles con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sottolineando la sua “preoccupazione sull’idea di distruggere barche” utilizzate dai trafficanti.
Il governo della Corea del Nord ha annullato il viaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon un giorno prima del suo arrivo. Ban avrebbe dovuto visitare il complesso industriale nella zona del Kaesong, gestita insieme da Corea del Sud e Corea del Nord. In un intervento a Seoul, il segretario dell’Onu ha detto di essere “profondamente dispiaciuto” e ha dichiarato che non gli è stata data nessuna spiegazione per l’annullamento del viaggio. Sarebbe stato il primo leader delle Nazioni Unite a visitare la Corea del Nord in più di vent’anni.
Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha incontrato il presidente del consiglio Matteo Renzi e la responsabile della politica estera dell’Unione europea Federica Mogherini a bordo della nave militare San Giusto, nel canale di Sicilia. Al centro dei colloqui, gli interventi e le politiche internazionali sull’immigrazione nel Mediterraneo. Un portavoce dell’Onu ha riferito che Ban ha discusso con Renzi e Mogherini delle sue “preoccupazioni sulla situazione degli immigrati nel Mediterraneo”, sottolineando l’importanza che le autorità si concentrino sull’importanza di salvare vite umane.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon sarà oggi in visita in Italia per un vertice con il presidente del consiglio Matteo Renzi sull’emergenza migranti. Ban incontrerà Renzi e l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri Federica Mogherini a bordo della nave militare San Giusto, impegnata nelle operazioni di ricerca e soccorso nel canale di Sicilia. Nei giorni scorsi, il premier italiano ha spiegato di voler mostrare a Ban Ki-moon “fisicamente e plasticamente che cosa sta facendo l’Italia”.
I mezzi della marina, insieme a quelli di Triton e ai mercantili privati, stanno affrontando la crisi migratoria che quest’anno ha già visto oltre 25mila persone sbarcare sulle coste italiane. Al consiglio straordinario dell’Unione europea della settimana scorsa sono stati triplicati i fondi per l’operazione Frontex nelle acque del Mediterraneo ed è stato dato mandato a Mogherini di esplorare, con una missione internazionale, la possibilità di una missione europea per identificare e distruggere i barconi prima che siano usati dagli scafisti.
L’Italia ha insistito a più riprese sulla necessità di un coinvolgimento delle Nazioni Unite sia su questo aspetto sia per il coinvolgimento dei paesi di origine e transito dei migranti nella gestione dei flussi. Ban Ki-moon era già atteso a Roma per il 28 aprile, quando parteciperà insieme a papa Francesco a un convegno sul clima in Vaticano.
“Il ricorso alla forza non è una soluzione all’emergenza migranti”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Stampa. “Non può esserci una soluzione militare alla tragedia in corso nel Mediterraneo”, ha dichiarato il segretario generale, che ha invece ricordato come il compito principale delle Nazioni Unite sia “la sicurezza e la protezione dei diritti umani dei migranti e di coloro che chiedono asilo”.
Il commento di Ki-moon arriva dopo che i leader dell’Unione europea, riuniti in consiglio straordinario giovedì 23 aprile, hanno approvato un piano che prevede interventi armati contro gli scafisti sulle coste libiche, con il via libera dell’Onu. La responsabile della politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, è stata incaricata di cercare il mandato internazionale per queste azioni, in particolare per individuare e distruggere le imbarcazioni dei trafficanti prima che siano usate.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha condannato gli attacchi contro due moschee a Sanaa, nello Yemen, che hanno causato almeno 142 morti e sono stati rivendicati dal gruppo Stato islamico. Ban Ki-moon ha chiesto a tutte le fazioni in lotta nello Yemen di “fermare immediatamente tutte le azioni ostili ed esercitare la moderazione”. Al Jazeera
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha lanciato un allarme sulla crisi politica nello Yemen, dopo che il 6 febbraio i ribelli sciiti houthi hanno preso il potere e sciolto il parlamento del paese. Leggi
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha definito le elezioni nell’est dell’Ucraina “spiacevoli e controproducenti”. Afp
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha lanciato un appello per raccogliere fondi per combattere l’epidemia di ebola, dopo che le Nazioni Unite non sono riuscite a raggiungere l’obiettivo che si erano posti.
Ban Ki-moon ha detto che la raccolta fondi lanciata a settembre del 2014 dall’Onu ha raccolto solo centomila dollari, ma si era posta l’obiettivo di raccoglierne un miliardo. Bbc
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati