Le principali borse europee hanno aperto in rialzo il 6 novembre di fronte alla prospettiva di un ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, che ha rivendicato la vittoria nelle presidenziali. Leggi
L’Europa sta vivendo la sua peggiore seduta borsistica dal 2011. I timori per l’economia cinese e il crollo delle materie prime hanno scatenato una fuga degli investitori in tutti i mercati europei. Nella giornata del crollo di Shanghai, la borsa di Milano – seconda per perdite solo ad Atene – ha già lasciato sul terreno oltre sette punti percentuali, con una serie di sospensioni che hanno toccato a rotazione tutti i titoli principali. Leggi
Dopo un avvio di settimana in rosso, le borse sono risalite con un segno di fiducia dei mercati sui futuri sviluppi della crisi greca. A Milano l’indice Ftse Mib, dopo i primi scambi, ha registrato un progresso dello 0,63 per cento mentre l’Ftse all share è cresciuto dello 0,59 per cento. Il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani (btp) e i bund tedeschi ha aperto stabile poco sotto i 160 punti base, con il rendimento dei decennali italiani sotto il 2,35 per cento. È invece calato leggermente l’euro: la moneta unica è scesa a 1,1034 contro il dollaro (1,1053 di ieri sera a New York) e a 135,3 yen.
In mattinata la prima a rimbalzare è stata la borsa di Tokyo, che ha chiuso in rialzo dell’1,31 per cento. Le borse europee hanno invece avuto un avvio contrastato, con variazioni contenute in attesa di conoscere gli sviluppi sulla questione ellenica ai vertici di oggi a Bruxelles. Francoforte è partita in territorio positivo con l’indice Dax in rialzo dello 0,25 per cento; Parigi ha mostrato un calo dello 0,17 percento, e la City londinese una leggera inflessione con l’Ftse 100 che ha segnato un -0,08 per cento. Poco mossa anche Madrid con l’Ibex 35 a +0,07 per cento.
La borsa di Milano apre in rialzo con l’indice Ftse Mib che guadagna lo 0,4 per cento. Ansa
Avvio di seduta positivo per la borsa di Milano (+0,9 per cento). Bene anche le banche Monte dei Paschi di Siena (+3,5 per cento) e Carige (+2,9 per cento), insieme a Mediobanca (+2,5 per cento). Ansa
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