Antonio Pascale è un autore che avrebbe potuto crescere altrimenti, dopo gli esordi intriganti di La città distratta e La manutenzione degli affetti. Porta all’estremo la voga dell’autofiction, senza però darsi alibi (come altri fanno e lui stesso ha fatto), mescolandola a temi e ambienti di rilievo sociale, attuale. Parla di sé e del suo piccolo mondo familiare e amicale, della Roma in cui vive e della Caserta da cui viene. Leggi
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