Il 12 febbraio 2015 a Minsk, in Bielorussia, i ribelli filorussi e il governo ucraino hanno trovato un accordo per una tregua in vigore dal 15 febbraio nell’est del paese. Ma i combattimenti sono continuati in particolare a Debaltseve, una città strategica nell’est del paese. Le foto sono state scattate dal 16 al 27 febbraio 2015 a Debaltseve. Leggi
La maggior parte dei 26mila residenti della città di Debalsteve, nell’est dell’Ucraina, è scappata durante i combattimenti tra separatisti filorussi ed esercito ucraino. Ma secondo la Croce rossa circa cinquemila di loro sono rimasti. Ora che i separatisti hanno conquistato la città e l’esercito si è ritirato, la maggior parte di Debalsteve è distrutta e i pochi rimasti non sanno come sopravvivere. Leggi
Almeno 179 soldati ucraini sono stati uccisi nell’ultimo mese a Debaltseve, nell’est dell’Ucraina, e 81 sono dispersi. Lo ha dichiarato un consigliere del presidente ucraino Petro Porošenko. Altri 110 sono stati fatti prigionieri.
Il 18 febbraio Debaltseve è caduta sotto il controllo dei ribelli, mentre l’esercito ucraino si è ritirato. Afp
La città strategica di Debaltseve distrutta dopo mesi di scontri tra i separatisti filorussi e l’esercito ucraino nelle immagini riprese da un drone. Leggi
Ventidue soldati ucraini sono stati uccisi e più di 150 sono rimasti feriti nei combattimenti contro i separatisti filorussi nella città di Debaltseve, importante punto strategico nel nordest del paese. Lo scrive l’agenzia Interfax, citando fonti dell’esercito ucraino. L’annuncio arriva dopo che le truppe di Kiev si sono ritirate dalla città. Reuters, Interfax
I ribelli filorussi hanno preso il controllo di quasi tutta la città di Debaltseve, importante punto strategico nel nordest dell’Ucraina, dopo dieci giorni di combattimenti contro l’esercito ucraino. Gli scontri sono proseguiti nonostante l’entrata in vigore del cessate il fuoco firmato a Minsk il 12 febbraio. Leggi
L’esercito ucraino ha lasciato ai ribelli filorussi il controllo della città strategica di Debaltseve, nel nordest dell’Ucraina, dopo dieci giorni di combattimenti. Lo ha confermato il presidente Petro Porošenko in un discorso alla nazione pronunciato all’aeroporto di Kiev, prima di partire per l’est del paese.
“Questa mattina, le forze armate ucraine insieme alla guardia nazionale hanno ultimato l’operazione di evacuazione pianificata e organizzata dalle nostre unità militari di Debaltseve”, ha detto Porošenko. “Attualmente l’80 per cento delle nostre unità è fuori”, ha aggiunto, “attendiamo ancora due convogli”.
L’Unione europea ha condannato la presa di Debaltseve da parte dei ribelli, dichiarando che si tratta di una “chiara violazione del cessate il fuoco”. In un comunicato l’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, ha ordinato ai separatisti di “mettere fine alle loro attività militari”. Afp
I separatisti filorussi stanno prendendo il controllo di Debaltseve, la città strategica nel nordest dell’Ucraina dove da giorni l’esercito e i ribelli combattono nonostante l’accordo di cessate il fuoco. Centinaia di soldati ucraini si stanno ritirando dalle loro postazioni.
“Il ritiro delle forze di sicurezza da Debaltseve sta avvenendo in modo organizzato, come pianificato”, ha dichiarato Semen Semenšenko, un deputato che guida l’unità paramilitare filogovernativa Donbass, anche se “il nemico sta cercando di tagliare la strada e bloccare l’uscita dei soldati”, ha aggiunto. Reuters
Il ministro della difesa dell’Ucraina ha dichiarato che un gruppo di uomini delle forze armate è stato fatto prigioniero dai separatisti filorussi nella città strategica di Debaltseve dove, nonostante l’accordo di cessate il fuoco, ci sono continui scontri tra esercito e ribelli.
Nello stesso comunicato il ministro ha negato precedenti episodi di rapimento dei soldati ucraini, come invece avevano riportato i mezzi d’informazione russi. Afp
Il 16 febbraio è scaduto il termine per il ritiro dell’artiglieria dal fronte nell’est dell’Ucraina, ma il governo ucraino e i separatisti filorussi non hanno cominciato l’operazione prevista dagli accordi siglati tra le parti a Minsk. Il governo ucraino ha dichiarato che non comincerà il ritiro fino a che non finirà l’assedio di Debaltseve. I leader politici di Germania, Ucraina e Russia hanno discusso al telefono della situazione durante la notte. Secondo fonti governative, si sarebbero accordati sul via libera all’ingresso degli osservatori dell’Osce a Debaltseve. Bbc
Il presidente ucraino Petro Porošenko ha avvertito che l’accordo per mettere fine al conflitto nell’est dell’Ucraina è in “grave pericolo” a causa della continuazione dei combattimenti in vista del cessate il fuoco che dovrebbe entrare in vigore alla mezzanotte del 15 febbraio.
I separatisti filorussi hanno intensificato la loro offensiva attorno ad alcune città strategiche nell’est del paese. In particolare sono in corso combattimenti attorno allo snodo ferroviario di Debaltseve e al porto strategico di Mariupol. Colpi di artiglieria sono stati sparati in mattinata anche nella roccaforte ribelle di Donetsk. Secondo i resoconti, nella giornata del 13 febbraio circa dieci civili sono morti negli scontri nell’est del paese.
L’ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina, Geoffrey Pyatt, ha pubblicato su Twitter un’immagine satellitare che mostrerebbe l’artiglieria russa nei pressi di Debaltseve. Afp, Bbc
I ribelli filorussi hanno annunciato di aver circondato la città di Debaltseve, nell’est dell’Ucraina, dove negli ultimi giorni sono aumentati gli scontri con l’esercito ucraino. Kiev però ha smentito la notizia, assicurando che le sue truppe stanno ancora combattendo lungo la strada da cui passano i rifornimenti per i ribelli.
La città, che si trova tra le due roccaforti ribelli di Donetsk e Luhansk, è ritenuta strategica per il controllo della regione. I vertici militari ucraini hanno fatto sapere che nelle ultime ventiquattr’ore nei combattimenti sono morti almeno nove soldati e sette civili. Bbc
La cittadina di Debaltseve si trova su una striscia di territorio ancora sotto il controllo dell’esercito ucraino tra le due roccaforti dei ribelli filorussi di Donetsk e Luhansk. Per questo è diventata un obiettivo strategico. Il reportage di Vincenzo Mattei e Manu Brabo. Leggi
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