Un’ambulanza sommersa dall’acqua dopo un forte temporale. Precipitazioni senza precedenti hanno provocato alluvioni in varie zone degli Emirati Arabi Uniti, un paese per… Leggi
La famiglia McKnight cerca di recuperare quello che può dalle macerie della sua casa, colpita dal passaggio di un tornado. In Mississippi, nel sudest degli Stati Uniti, il... Leggi
In vista dell’arrivo della tempesta tropicale Erika, attesa sulle coste sudoccidentali degli Stati Uniti tra domenica e lunedì prossimo, il governatore della Florida Rick Scott ha dichiarato lo stato di emergenza. Erika dovrebbe percorrere la penisola della Florida in tutta la sua lunghezza con raffiche di vento fino a un centinaio di chilometri l’ora. Dopo aver lasciato le piccole Antille, dove ha causato almeno dodici morti solo sull’isola di Dominica, la tempesta avanza attraverso i Caraibi.
In giornata ha investito Portorico con piogge torrenziali che hanno provocato estesi blackout e dovrebbe presto raggiungere la Repubblica Dominicana e Haiti, dove si temono precipitazioni anche di 30 centimetri in grado di scatenare a loro volta smottamenti e alluvioni. Erika è la quinta tempesta a formarsi sul Golfo del Messico nel corso di questa stagione, ma non dovrebbe intensificarsi fino a diventare un vero e proprio uragano, Più che la sua potenza, a preoccupare gli esperti è l’imprevedibilità del tragitto.
Forti piogge e vento hanno colpito la costa ionica cosentina, nella zona di Rossano. Si sono allagate case e strade. Al momento non risultano vittime né feriti, ma ci sarebbero danni ingenti. Dopo una breve schiarita, stamattina ha ricominciato a piovere. I primi video degli allagamenti. Leggi
È salito a 88 morti, il bilancio delle vittime delle alluvioni che da giorni colpiscono la Birmania. In tutto, oltre 330mila persone sono state costrette a lasciare le loro case per colpa degli smottamenti e delle esondazioni di fiumi, causate dalle piogge torrenziali e dal ciclone tropicale Komen. Strade, interi villaggi, migliaia di ettari di terreno sono andati distrutti e decine di migliaia di birmani sono stati costretti a trovare riparo nei monasteri e nelle scuole dell’ovest e del centro del paese.
Nel delta del fiume Irrawaddy, a sudovest, interessato da un’allerta esondazioni, gli abitanti hanno tentato di rafforzare gli argini e le dighe con sacchi di sabbia mentre in altre regioni, soprattutto a ovest, le acque hanno cominciato a ritirarsi.
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