L’inchiesta sul massacro di Melilla e i nuovi regolamenti sui migranti in discussione a Bruxelles rivelano un nuovo e pericoloso atteggiamento nei confronti dei migranti. Leggi
Thierry Futeu ha vent’anni, viene dal Camerun e ama giocare a rugby. Il suo sogno è che la sua passione diventi anche la sua professione. Come centinaia di altri migranti è arrivato in Spagna scavalcando la frontiera di Melilla. Leggi
L’Associazione marocchina per i diritti umani ha denunciato l’arresto di centinaia di persone in un’operazione della polizia per sgomberare gli accampamenti sul monte Gourougou, vicino all’enclave spagnola di Melilla. Negli accampamenti vivevano molti migranti che speravano di superare le recinzioni che dividono il Marocco dalla Spagna ed entrare in Europa. Secondo gli attivisti, 1.200 persone sono state arrestate e trasferite in zone remote del paese.
Lo sgombero sul monte Gourougou è cominciato la mattina del 10 febbraio, dopo l’annuncio del ministro dell’interno che gli accampamenti sarebbero stati smantellati nell’ambito di una nuova politica sull’immigrazione. Ap
Almeno sei migranti sono annegati nel naufragio della loro imbarcazione al largo delle coste della cittadina portuale di Nador, nel nordest del Marocco, vicina all’enclave spagnola di Melilla. Altre dieci persone sono state soccorse e quattro risultano disperse. L’imbarcazione stava cercando di raggiungere Melilla, una delle vie d’ingresso dei migranti in Europa. Reuters
Trecentocinquanta migranti di origine subsahariana hanno provato a entrare a Melilla, l’enclave spagnola in Nordafrica. Solo tre migranti sono riusciti ad arrivare in territorio spagnolo.
Il primo tentativo è avvenuto verso le sette di mattina, circa 150 migranti hanno provato a superare la recinzione alta sei metri che circonda Melilla. Un secondo assalto è avvenuto qualche ora dopo, ma è stato bloccato dalla polizia marocchina.
Cinquanta migranti sono comunque riusciti ad arrampicarsi sulla barriera che circonda la città. Afp
Nelle ultime 48 ore circa 400 migranti hanno provato a entrare a Melilla, l’enclave spagnola in Nordafrica.La maggior parte dei migranti sono ancora arrampicati sulla recinzione.
È stato impiegato un alto numero di poliziotti per fermare i migranti. Sono state chiuse le strade limitrofe al centro di permanenza temporanea per immigrati.
Secondo la Croce rossa, ci sono numerosi feriti che hanno riportato rotture e contusioni a causa del salto. El País
Circa 60 migranti provenienti dall’Africa subsahariana sono riusciti a oltrepassare la rete di recinzione che separa il Marocco dall’enclave spagnola di Melilla.
Secondo le ricostruzioni, un primo gruppo di 150 persone ha tentato di superare la frontiera, ma è stato intercettato dalla polizia marocchina. Poco dopo un secondo gruppo ha eluso la sorveglianza e si è disperso dall’altra parte della rete.
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha esortato le autorità ad adottare le misure necessarie perché siano rispettati i diritti fondamentali dei migranti, dopo la diffusione di un video in cui si vede la polizia che picchia uno di loro. Afp
Dov’è Melilla? E perché dal profondo dell’Africa i migranti, invece d’attraversare il deserto libico e il mare verso Lampedusa, prendono la via di Melilla? Leggi
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