No Tav

Scontri tra No Tav e polizia in Val di Susa.
Scontri tra No Tav e polizia in Val di Susa. A Chiomonte, vicino a un cantiere della Torino-Lione, una cinquantina di manifestanti hanno lanciato petardi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni. Nel fine settimana sono previste nuove manifestazioni degli attivisti No Tav.
Ovest. Venticinque anni di lotte No Tav in val di Susa (terza puntata)

Fu così che, con la pazienza dei forti e grazie all’intervento del Legal team, superammo il blocco illegittimo dei blu di Prussia. Rimontammo in groppa ai cavalli e, alla buon’ora, imboccammo via dell’Avanà. Leggi

Ovest. Venticinque anni di lotte No Tav in val di Susa

Alle 11.15 del 27 gennaio 2016, sotto un cielo denim chiaro, dopo aver attraversato il borgo di Chiomonte e raggiunto la riva sinistra della Dora, ci presentammo al checkpoint di via dell’Avanà, poco oltre la centrale idroelettrica. Leggi

Sulle vie del legno

Il legame con la montagna e la natura sono al centro dell’opera recente e dell’impegno civile dello scrittore Erri De Luca che è arrivato a essere processato per il suo appello alla lotta in difesa della val di Susa e contro i cantieri della Tav. Alle sue parole si è ispirato Mattia Colombo per il documentario Alberi che camminano.  Leggi

Il pubblico ministero ha chiesto otto mesi di reclusione per Erri De Luca.
Il pubblico ministero ha chiesto otto mesi di reclusione per Erri De Luca. Lo scrittore è accusato di istigazione a delinquere, dopo un’intervista rilasciata nel settembre 2013 in cui si diceva a favore dei sabotaggi ai cantieri della Tav in val di Susa. De Luca era presente al processo, riaperto oggi a Torino dopo la pausa estiva.
Ci dica Matteo Renzi se i lavori in val di Susa non sono pericolosi

Qualcuno vuole dare a Erri De Luca qualche anno di galera per aver detto che la Torino-Lione va sabotata a causa dei danni che procura agli esseri umani e alla Val di Susa. Sono preoccupato, perché non solo la penso come lui, ma anche perché mi è successo, in qualche occasione pubblica, di rafforzare le mie convinzioni con qualche similitudine o metafora. Leggi

Proteste in val di Susa dopo la sentenza contro gli attivisti No Tav 

Dopo la sentenza che ha condannato 53 attivisti del movimento No Tav a 145 anni e 7 mesi di reclusione, con pene che oscillano tra i 250 euro di multa e i quattro anni e sei mesi di reclusione, sono state organizzate delle proteste in val di Susa.

Tra manifestanti e polizia ci sono stati alcuni momenti di tensione e l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia è stata chiusa in seguito al lancio di sassi da parte degli attivisti e di gas lacrimogeni da parte degli agenti. Un mezzo della polizia è stato danneggiato e tre persone sono state fermate. L’autostrada è incorso di riapertura. Askanews

Processo No Tav, quarantasette condanne e sei assoluzioni

Si è chiuso a Torino il processo agli attivisti No Tav per gli scontri al cantiere di Chiomonte avvenuti il 27 giugno e il 3 luglio del 2011 in Val di Susa. Quarantasette persone sono state condannate a un totale di centocinquanta anni e dieci mesi di carcere e sei sono state assolte. La sentenza è stata letta dal giudice Quinto Bosio nell’aula bunker delle Vallette.

La procura aveva chiesto complessivamente 193 anni di carcere. Le accuse nei confronti degli imputati andavano dalle lesioni, al danneggiamento, alla violenza a pubblico ufficiale. La Stampa

Attivisti No tav bloccano l’autostrada in Val di Susa

Circa venti attivisti No tav incappucciati hanno bloccato l’autostrada Torino-Frejus all’altezza della galleria di Giaglione, dopo l’assoluzione dei quattro attivisti dall’accusa di terrorismo. La Stampa

Attivisti No tav condannati per l’attacco al cantiere di Chiomonte, ma assolti dall’accusa di terrorismo

Quattro attivisti No tav sono stati condannati a tre anni e sei mesi da un tribunale di Torino per l’attacco del 13 e 14 maggio 2013 al cantiere per l’alta velocità di Chiomonte, in Piemonte, ma sono stati assolti dall’accusa di terrorismo “perché il fatto non sussiste”.

I quattro imputati sono stati giudicati colpevoli di porto d’armi da guerra (in relazione all’uso di molotov), danneggiamento seguito da incendio e violenza a pubblico ufficiale.

Diversi simpatizzanti del movimento No tav presenti in aula hanno festeggiato la sentenza, urlando “libertà”. La Stampa

Un anno e mezzo nella vita di Marco Bruno

Mi chiamo Marco Bruno, sono nato a Torino il 19 gennaio dell’84. E sono diventato “quello della Pecorella”. Una storia No Tav. Leggi

Folletti, streghe, santi e druidi in val Clarea

Storie del movimento No Tav. Leggi

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