Premio pulitzer

La Libia ritrovata nel racconto del premio Pulitzer Hisham Matar 

Hisham Matar, autore di Il ritorno, ha vinto il premio Pulitzer 2017 nella categoria biografie e autobiografie. Il libro racconta il viaggio in Libia dello scrittore dopo un esilio durato più di trent’anni. “Nella mia esperienza il ritorno è un’azione carica di incertezza”. Il video di Internazionale. Leggi

Tutti i Pulitzer 2017

Il 10 aprile sono stati annunciati i vincitori dell’edizione 2017 del premio Pulitzer, la centunesima. Il premio, istituito da Joseph Pulitzer nel 1917, è gestito dalla Columbia university di New York. I riconoscimenti vengono assegnati da una giuria di 19 persone che fanno parte del mondo dell’informazione o del mondo accademico e letterario. Ecco l’elenco dei vincitori. Leggi

Tutti i Pulitzer del 2016

Sono stati annunciati il 18 aprile i vincitori dell’edizione 2016 del premio Pulitzer, la centesima. I premi sono assegnati da una giuria di 19 persone che fanno parte del mondo dell’informazione o del mondo accademico e letterario. Ecco l’elenco dei vincitori di quest’anno. Leggi

Annunciati i vincitori della centesima edizione dei premi Pulitzer.
Annunciati i vincitori della centesima edizione dei premi Pulitzer. Per i servizi di pubblica utilità ha vinto l’agenzia Associated Press con un’inchiesta sui pescatori asiatici che lavorano in condizione di schiavitù. Nella categoria breaking news ha vinto il Los Angeles Times per la copertura della sparatoria di San Bernardino. Il premio per il giornalismo internazionale se l’è aggiudicato Alissa J. Rubin del New York Times per una serie di articoli sulle sofferenze delle donne afgane. Il New York Times e l’agenzia Reuters sono stati premiati per i loro servizi fotografici sui migranti. Il Pulitzer per il romanzo dell’anno è stato vinto da Viet Thanh Nguyen con The Sympathizer.
I vincitori del premio Pulitzer 2015

A New York sono stati annunciati i vincitori dell’edizione 2015 del premio Pulitzer, il riconoscimento giornalistico più antico e prestigioso degli Stati Uniti. Ecco l’elenco dei vincitori.

Giornalismo:

Pubblica utilità. La redazione del The Post and Courier di Charleston, in South Carolina, per la serie di articoli intitolata Till death do us part, sulle violenze nei confronti di più di 300 donne nello stato.

Breaking news. La redazione del Seattle Times per come ha raccontato la frana nella contea di Snohomish, che ha ucciso 43 persone, e come in seguito ha spiegato che il disastro si poteva evitare.

Inchieste. Eric Lipton del New York Times per come ha descritto le attività dei lobbisti negli Stati Uniti e la loro influenza sui giudici per proteggere i ricchi. La redazione del Wall Street Journal per gli articoli della serie Medicare unmasked sulle assicurazioni sanitarie.

Giornalismo divulgativo. Zachary R. Mider di Bloomberg News per aver spiegato come molte aziende statunitensi eludono le tasse e perché è difficile per i magistrati combatterle.

Giornalismo locale. Rob Kuznia, Rebecca Kimitch e Frank Suraci del Daily Breeze di Torrance, California, per un’inchiesta sulla corruzione in un piccolo distretto scolastico, condotta in particolare sul sito del quotidiano.

Giornalismo nazionale. Carol D. Leonnig del Washington Post, per le sue inchieste sul secret service, l’agenzia incaricata della sicurezza del presidente degli Stati Uniti e della sua famiglia.

Giornalismo internazionale. La redazione del New York Times per i suoi articoli sulla diffusione del virus ebola nell’Africa occidentale.

Feature writing. Diana Marcum del Los Angeles Times, per i suoi articoli sulla siccità nelle falde acquifere della Central Valley, in California.

Opinione. Lisa Falkenberg dello Houston Chronicle sulle condanne di persone innocenti nel sistema giudiziario statunitense.

Critica. Mary McNamara del Los Angeles Times per i suoi articoli che spiegano come i cambiamenti culturali abbiano influenzato la televisione.

Editoriale. Kathleen Kingsbury del Boston Globe per i suoi ritratti dei lavoratori nei ristoranti di Boston.

Vignette. Adam Zyglis del Buffalo News.

Fotografia breaking news. La redazione del St. Louis Post-Disptach per le foto delle proteste contro la polizia in seguito all’uccisione di Michael Brown a Ferguson.

Fotografia. Daniel Berehulak, freelance, New York Times, per i suoi scatti sull’epidemia di ebola in Africa occidentale.

Libri, teatro, musica:

Narrativa. All the light we cannot see di Anthony Doerr (Scribner)

Teatro. Between riverside and crazy di Stephen Adly Guirgis

Storia. Encounters at the heart of the world: A history of the Mandan people di Elizabeth A. Fenn (Hill and Wang)

Biografia. The Pope and Mussolini: the secret history of Pius XI and the rise of Fascism in Europe di David I. Kertzer (Random House)

Poesia. Digest di Gregory Pardlo (Four Way Books)

Saggistica. The sixth extinction: An unnatural historydi Elizabeth Kolbert (Henry Holt)

Musica. Anthracite fieldsdi Julia Wolfe (G. Schirmer, Inc.)

L’annuncio del premio Pulitzer in diretta

Oggi a New York alle 21 (ora italiana) vengono annunciati i 14 vincitori dell’edizione 2015 del premio Pulitzer, il riconoscimento giornalistico più antico e prestigioso degli Stati Uniti.

Che cos’è il premio Pulitzer?

Il 20 aprile, alle 15, ora di New York, saranno annunciati i 14 vincitori dell’edizione 2015 del premio Pulitzer. Il Pulitzer è il riconoscimento giornalistico più antico e prestigioso degli Stati Uniti.

Il premio è stato istituito nel 1917 dall’editore Joseph Pulitzer, ed è gestito dalla Columbia university di New York, per volontà dello stesso Pulitzer.

Il premio è diviso in 21 categorie e chi vince riceve una ricompensa di diecimila dollari. Nella categoria “giornalismo per il bene pubblico” al posto dei soldi è assegnata una medaglia d’oro. Oltre ai premi per il giornalismo la giuria ne assegna sette per le arti, la musica e la letteratura.

La giuria del Pulitzer è composta da 19 personalità del mondo dell’informazione, ma tra loro ci sono anche docenti universitari e scrittori. Il processo di selezione dei migliori lavori comincia a febbraio, quando la giuria, riunita alla Columbia university, nomina tre finalisti per ogni categoria: anche i loro nomi dovrebbero restare segreti e la giuria s’impegna a non far trapelare nessuna indiscrezione.

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