Sei braccianti di Rosarno hanno lasciato le campagne per creare una cooperativa. Oggi producono yogurt e ortaggi biologici nella capitale. Il video di Termini Tv. Leggi
Chi era Sekiné Traoré, il richiedente asilo maliano, che è stato ucciso da un carabiniere durante una rissa nella tendopoli di San Ferdinando la mattina dell’8 giugno? Chiamato dagli amici Sek, era un ragazzo di 27 anni, lavorava nelle campagne calabresi come bracciante stagionale, un impiego pagato 25 euro al giorno, circa la metà di quello che prevede il contratto nazionale di categoria. Leggi
A Rosarno un bracciante prende venticinque euro al giorno per lavorare nei campi, ma secondo il contratto nazionale ne dovrebbe prendere circa 45. A sei anni dalle rivolte dei braccianti agricoli nella piana di Gioia Tauro, poco o niente è cambiato e l’influenza delle cosche mafiose è ancora forte. Leggi
Per far luce sulla situazione di sfruttamento dei braccianti, presente in tutti i distretti agricoli italiani, il musicista italofrancese Sandro Joyeux ha deciso di suonare nelle tendopoli, veri e propri ghetti, dove i braccianti stranieri si concentrano nella stagione della raccolta: dalla tendopoli di San Ferdinando, a tre chilometri da Rosarno, al ghetto di Rignano, in provincia di Foggia. Leggi
Ogni anno migliaia di migranti arrivano nella piana di Gioia Tauro, in Calabria, per lavorare nei campi come raccoglitori di agrumi. I braccianti stranieri mandano avanti un intero comparto agricolo, ma continuano a essere schiavi del caporalato e a vivere accampati in condizione disumane. Il reportage di Alessia Marzi e Michela Mancini. Leggi
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