Il segretario di stato statunitense John Kerry è arrivato in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin, nella sua prima visita in Russia dall’inizio della crisi in Ucraina a gennaio del 2014. Il segretario di stato incontrerà anche il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov a Soči, sul mar Nero, e proprio la questione ucraina sarà al centro del colloquio. Il portavoce di Putin ha definito la visita “un passo positivo” nelle relazioni tra i due paesi, così come il portavoce del dipartimento di stato statunitense ha sottolineato che l’incontro è “parte di un impegno continuo per mantenere un filo diretto con la Russia”. Tra i temi all’ordine del giorno anche la Siria, lo Yemen e il programma nucleare iraniano.
In una conferenza stampa a Ginevra, il segretario di stato statunitense John Kerry ha detto di avere fatto pressioni sul ministro degli esteri russo Sergej Lavrov affinché Mosca e i separatisti filorussi rispettino la tregua in vigore nell’est dell’Ucraina dal 12 febbraio. Altrimenti, ha annunciato Kerry alla fine del colloquio con Lavrov, ci saranno conseguenze per l’economia russa.
Intanto il Cremlino ha confermato che i leader di Ucraina, Russia, Germania e Francia parleranno al telefono a proposito dell’accordo di pace e della disputa sul gas tra Mosca e Kiev alle 19 ora di Greenwich. Reuters
Il segretario di stato statunitense John Kerry ha cominciato i colloqui con il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov a Ginevra per cercare di mettere fine ai combattimenti nell’est dell’Ucraina. L’incontro coincide con la pubblicazione di un rapporto delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani e la crisi umanitaria nel paese.
I dati del rapporto denunciano che il bilancio del conflitto ha superato le seimila vittime in meno di un anno, con centinaia di morti nelle ultime settimane. Sono 1,25 milioni le persone che hanno dovuto lasciare le loro case. Inoltre il rapporto fa riferimento al continuo ingresso di armi pesanti e di combattenti stranieri nell’est dell’Ucraina nonostante la tregua in vigore dal 12 febbraio.
I colloqui si sono aperti in un clima di tensione, dopo che la settimana scorsa Kerry aveva accusato Mosca di mentire sul suo coinvolgimento nel conflitto e sul suo sostegno ai ribelli separatisti. Al Jazeera
Il ministro degli esteri del Cremlino, Sergei Lavrov, ha confermato che il Cremlino riconoscerà i risultati delle elezioni nell’est dell’Ucraina.
Le consultazioni nelle regioni di Donetsk e Luhansk, controllate dai separatisti filorussi, si terranno il 2 novembre. I ribelli hanno occupato militarmente le due regioni e hanno proclamato due repubbliche popolari.
L’Ucraina aveva chiesto a Mosca di schierarsi contro le consultazioni.
Lavrov ha detto:
Bbc, Radio Free Europe
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