I sindacati e la Whirlpool hanno firmato un accordo che prevede che non verrà chiuso nessuno stabilimento italiano e non ci saranno esuberi strutturali. L’accordo dovrà essere approvato dai lavoratori il 13 e 14 luglio. Leggi
Nessun esubero e una missione industriale per tutti gli stabilimenti Whirlpool in Italia. Questi i punti principali del piano presentato dai vertici di Whirlpool nel corso dell’incontro con i sindacati al ministero dello sviluppo economico.
Secondo fonti sindacali, il piano prevede l’impiego dei lavoratori senza esuberi e un polo europeo dei ricambi e accessori a Carinaro, lo stabilimento di Caserta.
L’azienda avrebbe inoltre previsto 530 milioni di euro di investimenti ai quali si aggiungerebbero ulteriori 30 milioni e il rientro di 650mila pezzi dalla Turchia, dalla Cina e dalla Polonia.
Il piano conferma che in Italia sarà concentrato il 75 per cento degli investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 90 milioni di euro.
Il nuovo piano, dunque, non genererebbe esuberi strutturali e prevederebbe missioni industriali per tutti gli stabilimenti, aumentando la saturazione media dei siti dal 55 per cento al 70 per cento e 6,25 milioni di pezzi annui.
A Carinaro, inoltre, si investiranno 8 milioni di euro e sarà concentrata tutta l’attività relativa ad accessori e ricambi per i mercati dell’Unione europea, dell’Africa e del Medio Oriente.
Nel corso di un incontro presieduto dalla ministra Federica Guidi e a cui hanno partecipato i sindacati, i rappresentanti della Whirlpool hanno annunciato sostanziali modifiche al piano industriale che sarà presentato nel dettaglio la prossima settimana, in un incontro già fissato per il 23 giugno alle 10. Nel piano non è più prevista la chiusura dello stabilimento di Carinaro (Caserta).
Il ministero ha spiegato: “Nello specifico Carinaro non cesserà l’attività, ma avrà una nuova missione strategica per Whirlpool a livello europeo con un ulteriore significativo aumento degli investimenti in Italia. Con riferimento al sito di None, l’azienda ha confermato il progetto di possibile riconversione del magazzino grazie all’intesa con Mole Scpa, importante società attiva nel settore della logistica”.
Franco Tavella, della Cgil Campania, ha commentato: “”Una buona notizia dall’incontro al Mise sulla vertenza Whirlpool. Evitata la chiusura dello stabilimento di Carinaro. Adesso occorre non abbassare la guardia e attendere nel dettaglio la definizione del nuovo piano industriale”.
Circa duemila persone hanno partecipato al corteo in occasione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil a Varese, per protestare contro il piano industriale della multinazionale statunitense Whirlpool. Il piano prevede di diminuire la sua presenza in Italia, chiudendo due siti produttivi, Carinaro, in provincia di Caserta, e Nole, in provincia di Torino. Il corteo ha raggiunto lo stabilimento di Comerio, dove ci sono stati gli intervento dei segretari generali di Fim, Fiom e Uilm: Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella.
Il piano industriale presentato dall’azienda all’indomani dell’accordo con il governo italiano prevede 2.080 esuberi in tutta Italia, pari a un terzo della forza lavoro della multinazionale degli elettrodomestici, che ammonta a 6.740 dipendenti. Di questi 1.430 saranno tra gli operai, 150 nel settore della ricerca e 480 tra gli amministrativi.
Circa cinquemila persone hanno partecipato a una manifestazione a Caserta organizzata dall’industria locale per protestare contro quella che è stata definita la “desertificazione industriale” in corso nella provincia e in particolare contro la decisone della Whirlpool di chiudere lo stabilimento Indesit di Carinaro, annunciata il 16 aprile. La manifestazione si è svolta all’indomani della decisione dell’azienda di aumentare gli esuberi a 2.060. Una delegazione di lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Carinaro ha incontrato a Salerno il presidente del consiglio Matteo Renzi.
Durante il corteo i segretari generali della Federazione italiana metalmeccanici (Fim), della Federazione impiegati operai metallurgici (Fiom) e dell’Unione italiana lavoratori metalmeccanici (Uilm), Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella, hanno indetto per il 12 giugno otto ore di sciopero generale di tutto il gruppo Whirlpool e una manifestazione a Varese.
L’azienda statunitense Whirlpool ha dichiarato 1.350 esuberi in Italia, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca. La Whirlpool ha inoltre annunciato la chiusura dello stabilimento Indesit di Carinaro, in provincia di Caserta, dove lavorano circa 800 persone. L’impianto di Albacina, in provincia di Ancona, chiuderà, ma occupazione e produzione verranno trasferiti. Whirlpool ha anche annunciato investimenti in Italia per 500 milioni in quattro anni.
Gli operai della Indesit di Albacina, in provincia di Ancona, hanno bloccato per qualche ora la strada provinciale 256 Muccese.
Il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, ha dichiarato che “il governo farà di tutto per salvaguardare i posti di lavoro del gruppo in Italia”. L’esecutivo, ha ricordato Guidi, ha chiesto e ottenuto l’impegno dell’azienda a rispettare quanto stabilito nel 2013 sull’acquisto di Indesit, che escludeva qualsiasi licenziamento unilaterale fino al 2018.
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