Questo libro fa capire quanto il rapporto con l’alimentazione sia una chiave importante per comprendere l’evoluzione della sinistra italiana degli ultimi trent’anni. Nel 1986, mentre nel Pci si cominciava ad auspicare un “paese normale”, da una sua costola nasceva Slow food che, indirizzando gli italiani verso il consumo di cibo più “buono, pulito e giusto”, ne incanalava la voglia di cambiamento sul piano dei consumi alimentari. Da allora l’idea ha avuto grande fortuna. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati