Un uomo sospettato di aver assassinato due tifosi della Svezia in un attentato a Bruxelles la sera del 16 ottobre è stato ucciso dalla polizia nella capitale belga la mattina del 17 ottobre. Il sindaco ha dichiarato che l’uomo, che non è stato ancora formalmente identificato, è stato “neutralizzato”.
L’uomo è stato colpito a morte nel comune di Schaerbeek, nella regione di Bruxelles-Capitale, dove nella notte la polizia aveva perquisito un edificio.
“La polizia ha dovuto aprire il fuoco”, ha precisato la procura federale.
Secondo la ministra dell’interno Annelies Verlinden, l’arma usata nell’attacco è stata trovata vicino al luogo dello scontro finale a Schaerbeek.
Il presunto autore dell’attentato è un estremista islamico, probabilmente di origine tunisina, che risiede illegalmente in Belgio, ha affermato il primo ministro Alexander De Croo prima che fosse confermata la sua morte.
Un messaggio video che rivendica la responsabilità dell’attentato è stato postato sui social network da un uomo “che dice di essersi ispirato al gruppo Stato Islamico”, ha affermato la procura federale, responsabile dei casi di terrorismo.
“Il terrorismo non vincerà mai”, ha dichiarato De Croo nel corso di una conferenza stampa, parlando di un attacco compiuto “con un’arma da guerra”.
Il centro nazionale di crisi ha alzato la minaccia terroristica al livello 4 (”molto grave”, il più alto) nella regione di Bruxelles e al livello 3 (”grave”) nel resto del paese.
Il 17 ottobre le scuole europee e alcuni istituti fiamminghi resteranno chiusi nella capitale belga.
Condanna in Tunisia per reati comuni
Secondo alcuni mezzi d’informazione, il presunto autore dell’attentato è Abdesalem L., 45 anni.
Il ministro della giustizia Vincent Van Quickenborne ha affermato che l’uomo è un richiedente asilo condannato in Tunisia “per reati comuni”.
L’attacco è avvenuto poco dopo le 19 vicino a Place Sainctelette a Bruxelles, poche ore prima di una partita di qualificazione agli europei di calcio del 2024 tra Belgio e Svezia allo stadio Re Baldovino.
Il ministro degli esteri svedese Tobias Billström ha scritto su X di essere “devastato” dall’attentato, che ha causato la morte di due tifosi svedesi.
In base alle prima ricostruzioni, l’attentatore ha usato un’arma automatica per colpire i due tifosi e un tassista, che è “rimasto gravemente ferito ma dovrebbe essere fuori pericolo”, ha detto il premier belga.
La partita Belgio-Svezia è stata sospesa all’intervallo e i circa 30mila spettatori presenti hanno dovuto aspettare alcune ore sul posto per motivi di sicurezza.
Lo stadio è stato gradualmente evacuato a partire dalle 23.45 e i tifosi svedesi sono stati accompagnati all’aeroporto per tornare a casa.
De Croo ha offerto le sue condoglianze al collega svedese Ulf Kristersson e ha lanciato un appello all’unità nella “lotta al terrorismo”.
Risentimento verso la Svezia
“Nel video di rivendicazione la nazionalità svedese delle vittime appare come probabile movente dell’attentato”, ha dichiarato il portavoce della procura federale Eric Van Duyse.
La Svezia, la cui immagine nel mondo islamico si è fortemente deteriorata negli ultimi mesi dopo che ha autorizzato alcuni eventi in cui è stato profanato il Corano, aveva alzato il 17 agosto il livello di allerta terroristico, sostenendo che la minaccia di attentati “resterà per molto tempo”.
“In questa fase non c’è niente che faccia pensare a un legame con il conflitto tra Israele e Hamas”, ha aggiunto Van Duyse.
Sullo sfondo del nuovo conflitto in Medio Oriente, il 13 ottobre in Francia un insegnante è stato pugnalato a morte in una scuola secondaria da un ex alunno radicalizzato.
L’autore dell’attentato a Bruxelles, che indossava una giacca arancione fluorescente e aveva con sé un’arma automatica, è poi fuggito su uno scooter, secondo un video diffuso dai mezzi d’informazione, in cui si sentono almeno quattro spari.
In Belgio ci sono già stati alcuni attentati rivendicati dal gruppo Stato Islamico.
Il più grave è stato quello del 22 marzo 2016, quando Bruxelles è stata colpita da un doppio attentato suicida all’aeroporto di Zaventem e nella metropolitana, con trentacinque vittime.
L’attentato era stato condotto da una cellula jihadista già responsabile degli attacchi del 13 novembre 2015 in Francia (130 morti).