L’organizzazione in difesa dei diritti umani Human rights watch (Hrw) ha pubblicato un nuovo rapporto in cui afferma che i jihadisti affiliati ad Al Qaeda e alcuni mercenari del gruppo Wagner hanno ucciso almeno 175 civili, tra cui molti bambini, in cinque operazioni tra aprile e settembre 2023.
Il Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim), un’alleanza jihadista affiliata ad Al Qaeda, è responsabile della morte di almeno 135 civili in due attacchi, afferma l’organizzazione per i diritti umani nel rapporto pubblicato il 2 novembre.
Hrw accusa il gruppo jihadista dell’attacco al traghetto Timbuctù, che il 7 settembre navigava lungo il fiume Niger. Almeno 120 persone sono morte, secondo le testimonianze raccolte dall’organizzazione.
Soldati maliani e miliziani ritenuti appartenenti alla compagnia paramilitare Wagner hanno ucciso quaranta civili in tre operazioni militari nello stesso periodo.
Il rapporto si basa su interviste telefoniche condotte con quaranta persone tra agosto e settembre, ha affermato Ilaria Allegrozzi. La ricercatrice di Hrw ha chiarito che i dati riportati riguardano solo i cinque casi esaminati dall’organizzazione e che il numero di civili uccisi potrebbe essere molto più alto. Dal 2012 il Mali vive una crisi profonda e subisce attacchi da parte di gruppi estremisti islamici.
Hrw afferma di aver inviato i risultati della sua inchiesta al governo, ma non ha ricevuto risposta. Anche l’Afp non è riuscita a ottenere un commento dalle autorità maliane.
“Il governo di Bamako non è stato in grado di adottare misure adeguate per proteggere i civili nelle aree di conflitto”, afferma Hrw. “Le uccisioni mirate di civili da parte di gruppi armati e dell’esercito maliano sono dei crimini di guerra”, afferma Hrw, che esorta i militari andati al potere con un colpo di stato nel 2020 a “svolgere urgentemente indagini credibili e imparziali” con il supporto di esperti internazionali.