La tregua nella Striscia di Gaza è andata in frantumi il 1 dicembre, con la ripresa dell’offensiva dell’esercito israeliano e dei lanci di razzi di Hamas.
I bombardamenti israeliani hanno causato la morte di almeno ventinove palestinesi, tra cui alcuni bambini, ha annunciato il ministero della salute di Hamas.
Secondo il ministero, sette persone sono morte a Jabalia e a Gaza (nord), dodici a Khan Yunis e Rafah (sud), e dieci a Maghazi (centro).
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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Appena hanno sentito le prime esplosioni, migliaia di abitanti della Striscia di Gaza hanno raggiunto gli ospedali e le scuole che sono usati da settimane come campi improvvisati per gli sfollati, hanno osservato i giornalisti dell’Afp.
Durante la notte erano proseguiti i negoziati per rinnovare la tregua tra Israele e Hamas, entrata in vigore il 24 novembre. La mattina del 1 dicembre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha però accusato Hamas di “aver violato la tregua”.
L’esercito israeliano ha inviato messaggi sui telefoni degli abitanti di alcuni quartieri di Gaza, invitandoli ad allontanarsi immediatamente.
Il 30 novembre, nell’ultimo giorno della tregua, Hamas ha rilasciato dieci ostaggi e Israele ha liberato trenta detenuti palestinesi.
Lo stesso giorno Hamas, considerato un’organizzazione terroristica da Israele, dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, ha rivendicato un attacco a Gerusalemme che ha causato quattro vittime.
La sera del 30 novembre Hamas ha poi affermato di essere disponibile a prolungare la tregua, accogliendo un appello del segretario di stato statunitense Antony Blinken.
L’accordo di tregua, raggiunto grazie alla mediazione del Qatar e con il sostegno degli Stati Uniti e dell’Egitto, ha portato al rilascio di ottanta ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e di 240 prigionieri palestinesi, oltre a favorire l’arrivo degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Altri ventuno ostaggi stranieri, in maggioranza tailandesi che lavorano in Israele, sono stati rilasciati da Hamas al di fuori dell’accordo.
Il 30 novembre, al termine di una visita a Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah, Blinken aveva chiesto una proroga della tregua. In caso di ripresa dei combattimenti, Biden aveva chiesto a Israele “di fare tutto il possibile per evitare la morte di palestinesi innocenti”.
Scenario irrealistico
Secondo le autorità israeliane, Hamas ha rapito circa 240 persone durante il suo attacco senza precedenti in territorio israeliano del 7 ottobre.
Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato finora la morte di circa quindicimila persone, tra cui almeno 6.150 bambini. L’attacco di Hamas del 7 ottobre ha invece causato circa 1.200 vittime in Israele.
Sulla base di documenti interni, il New York Times ha affermato il 1 dicembre che alcuni funzionari israeliani avevano saputo più di un anno fa dei piani di Hamas per un attacco senza precedenti in territorio israeliano, ma lo scenario era stato giudicato irrealistico.