I servizi di sicurezza russi hanno annunciato l’arresto di un cittadino italorusso, accusato di aver preparato e commesso attentati in Russia per conto dell’Ucraina.
“Un cittadino italorusso, coinvolto in atti di sabotaggio e azioni terroristiche presso infrastrutture militari e siti di trasporto nella regione di Rjazan”, a circa 200 chilometri a sudest di Mosca, è stato arrestato. Lo ha riferito il servizio di sicurezza russo (Fsb) in una dichiarazione.
Si tratta di un residente di Rjazan, nato nel 1988, che, secondo l’Fsb, ha ammesso di essere stato reclutato dai servizi segreti militari ucraini a febbraio e di aver successivamente seguito un addestramento in Lettonia.
Il 20 luglio, “su ordine del suo tutor nei servizi segreti militari ucraini, ha realizzato ordigni esplosivi fatti in casa, li ha piazzati su quattro droni e ha effettuato un attacco all’aeroporto militare di Djagilevo” a Rjazan, dice l’Fsb.
I servizi di sicurezza russi lo accusano anche di aver fatto esplodere ordigni fatti in casa sulla ferrovia nella regione di Rjazan a novembre, provocando il deragliamento di 19 vagoni di un treno merci. È stata quindi aperta un’indagine per “terrorismo”.
Secondo la stessa fonte, durante una perquisizione nella sua abitazione sono stati sequestrati componenti di esplosivi e ordigni artigianali. È in corso un’indagine per stabilire se sia coinvolto in “altri atti di sabotaggio sul territorio russo per conto dei servizi speciali ucraini”, si legge nel comunicato stampa.
Da quando Mosca ha lanciato l’offensiva contro l’Ucraina nel febbraio 2022, sono stati segnalati numerosi sabotaggi sui binari ferroviari in Russia e attacchi di droni contro siti militari.