Un terremoto di magnitudo 6,9 al largo delle coste meridionali delle Filippine ha provocato la morte di tre persone, in una regione già colpita da una serie di forti scosse durante il fine settimana.
Secondo l’Istituto americano di geofisica (Usgs) il sisma è avvenuto poco prima delle 4 ora locale, a una profondità di 30 chilometri e 72 chilometri a nordest del comune di Hinatuan, sull’isola di Mindanao.
Poco dopo nell’area l’Usgs ha registrato una scossa di assestamento di magnitudo 5,4 28 chilometri a est di Aras-asan, a una profondità di 43 chilometri.
Queste scosse arrivano dopo il terremoto di magnitudo 6,6 del 3 dicembre, preceduto il giorno prima da un altro di magnitudo 7,6, accompagnato da diverse grandi scosse di assestamento (di magnitudo superiore a 6) nella stessa regione che avevano causato almeno due morti e quattro feriti.
“Siamo terrorizzati perché ci sono molte scosse di assestamento”, ha detto alla televisione Dzbb Alex Arana, capo dell’agenzia di gestione dei disastri nella provincia di Surigao del Sur.
A partire da domenica sera, più di 30mila famiglie si sono rifugiate nei centri di evacuazione in tutta la provincia. Joséphine Ungab, 54 anni, e i suoi tre figli hanno trascorso la notte in un centro a Hinatuan, a circa 21 chilometri dall’epicentro del terremoto. Sono tornati a casa il giorno successivo, ma poi sono andati di nuovo al rifugio il 4 dicembre, dopo un’altra forte scossa. “Sembra che la nostra casa verrà distrutta dal terremoto e dalle onde”, ha detto Ungab.
Iscriviti a In Asia |
Cosa succede in Asia e nel Pacifico. A cura di Junko Terao. Ogni sabato.
|
Iscriviti |
Iscriviti a In Asia
|
Cosa succede in Asia e nel Pacifico. A cura di Junko Terao. Ogni sabato.
|
Iscriviti |
Muri e strade sono stati distrutti, mentre più di cento case sono crollate.”Il terremoto è stato breve, è durato circa sei secondi, ma le scosse sono state piuttosto forti”, ha detto Allan Luna, responsabile del disastro nel comune di Cagwait, a circa 35 chilometri dall’epicentro del terremoto del 4 dicembre.
“L’altra notte la gente è stata presa dal panico. Ma questa mattina, dato che avevano già sperimentato un terremoto simile, sono usciti con calma dalle loro case e sono rimasti fuori per circa un’ora”, ha aggiunto. La scossa del 2 dicembre è stata registrata a una profondità di 32 chilometri, circa 21 chilometri a nordest di Hinatuan, ed è stata seguita da un’allerta tsunami, successivamente revocata.
Due persone sono morte nella provincia di Surigao del Sur, ha detto Alex Arana: una per la caduta dei detriti e l’altra per un muro che gli è crollato addosso. Secondo l’agenzia nazionale per i disastri, una donna incinta è stata uccisa nella città di Tagum, nella provincia di Davao del Norte e otto persone sono rimaste ferite.
In questa regione si era già verificato il 17 novembre un terremoto di magnitudo 6,7 in cui erano morte almeno nove persone. Le scosse sono quotidiane nelle Filippine, un arcipelago situato sul cosiddetto anello di fuoco del Pacifico, una zona di intensa attività sismica e vulcanica che si estende dal Giappone al bacino del Pacifico, passando per l’Asia meridionale.