Le autorità peruviane hanno sequestrato all’aeroporto internazionale di Lima quattromila tartarughe d’acqua dolce dell’Amazzonia destinate a essere vendute illegalmente in Indonesia, ha annunciato il 21 dicembre il Servizio nazionale per le foreste e la fauna selvatica (Serfor).
“Abbiamo intercettato all’aeroporto Jorge Chávez una spedizione di tartarughe vive che stavano per essere esportate in Indonesia”, ha affermato in un comunicato il Serfor, legato al ministero dell’ambiente peruviano.
Il carico comprendeva giovani tartarughe d’acqua dolce di due specie: Podocnemis unifilis (tartaruga del Rio delle Amazzoni) e Podocnemis expansa (tartaruga Arrau).
Gli animali, che erano rinchiusi in contenitori di plastica trasparente all’interno di scatole di cartone, sono stati trasferiti in un centro di allevamento del Serfor.
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Entrambe le specie sono citate nella Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), e in particolare nell’appendice II, che prevede restrizioni commerciali.
La tartaruga del Rio delle Amazzoni è classificata come “vulnerabile” nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).
La tartaruga Arrau è invece classificata “a rischio minimo”. È la seconda tartaruga d’acqua dolce più grande dell’Amazzonia, con il guscio che può raggiungere i 51 centimetri di lunghezza.
Il traffico illegale di animali selvatici ha un giro d’affari globale di circa venti miliardi di dollari. In base ai dati dell’Interpol, è una delle quattro attività criminali più lucrative.
Secondo la Cites, le tartarughe sono tra gli animali più a rischio.