Più di mille persone hanno partecipato a Beirut ai funerali del numero due del movimento islamista palestinese Hamas, Saleh al Arouri, ucciso in un attentato attribuito a Israele.
Al Arouri e altri sei leader e dirigenti di Hamas sono stati uccisi il 2 gennaio in un attacco contro un ufficio di Hamas nella periferia meridionale di Beirut, roccaforte del movimento islamista libanese Hezbollah.
Diversi esponenti di Hamas vivono in Libano sotto la protezione di Hezbollah.
Le bare di Saleh al Arouri, Azzam al Aqraa, leader dell’ala militare di Hamas, e Mohammad al Rais, un altro dirigente del movimento, erano avvolte in bandiere palestinesi e di Hamas.
Il corteo funebre si è diretto verso il campo profughi palestinese di Shatila dove i tre uomini sono stati sepolti.
Gridando “Allah Akbar” (dio è il più grande), i partecipanti hanno sventolato la bandiera verde di Hamas e le bandiere palestinesi e della Jihad islamica palestinese. “Abu Obeida bombarda Tel Aviv”, hanno gridato rivolgendosi al portavoce dell’ala militare di Hamas a Gaza.
In un discorso registrato e trasmesso alla folla, il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che si trova in Qatar, ha detto: “Il nemico pensa che con l’assassinio di Saleh al Arouri potrà sconfiggere la resistenza e imporre le sue condizioni, ma ha fallito e non potrà mai spingere Hamas ad abbandonare la sua visione e la sua strategia”.
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