Il 22 gennaio almeno quarantasette persone sono rimaste sepolte da una frana in un’area remota e montuosa nel sudovest della Cina, secondo i mezzi d’informazione statali. Finora sono stati recuperati otto corpi.
Il disastro si è verificato poco prima delle 6 del mattino nel villaggio di Liangshui, nella provincia dello Yunnan, ha affermato l’agenzia Xinhua. Il villaggio si trova circa 350 chilometri a nordest del capoluogo Kunming.
“Più di duecento persone sono impegnate nelle operazioni di soccorso”, ha affermato l’emmittente Cctv. “Sul posto ci sono dieci scavatrici e trentatré camion dei pompieri”.
Iscriviti a Pianeta |
Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Pianeta
|
Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
|
Iscriviti |
Un’abitante del villaggio ha raccontato al quotidiano Xinjingbao che stava dormendo quando è crollata una parte del soffitto della sua casa.
“All’inizio pensavo fosse un terremoto, poi ho capito che era crollata la montagna”, ha dichiarato un altro abitante.
Le frane sono piuttosto frequenti nel sudovest montuoso della Cina, soprattutto in seguito a piogge torrenziali. Le cause della frana del 22 gennaio non sono ancora state rese note.
Lo Yunnan è una delle province più povere del paese, nonché quella con la maggiore diversità etnica.