Alcune ong e organizzazioni professionali hanno chiesto il 14 febbraio la chiusura di una miniera d’oro in Turchia dopo che nove minatori sono stati travolti da una frana, aggravata da una possibile contaminazione da cianuro. La miniera si trova vicino a Erzincan, nel nordest del paese.
“Cinque minatori sono intrappolati in un container, tre in un’automobile e uno in un camion”, ha affermato il 14 febbraio il ministro dell’interno Ali Yerlikaya. “Le operazioni di soccorso continuano senza sosta”.
“Le esalazioni di cianuro e il terreno fangoso ostacolano i soccorsi e riducono fortemente le possibilità di sopravvivenza dei minatori”, ha dichiarato Başaran Aksu, del Sindacato indipendente dei minatori.
Secondo alcuni esperti, il terreno potrebbe contenere grandi quantità di cianuro, una sostanza chimica usata per l’estrazione dell’oro, e c’è un forte rischio di contaminazione nella regione e nell’Eufrate, il grande fiume che attraversa Turchia, Siria e Iraq.
Il ministero dell’ambiente ha affermato che al momento il fiume non risulta contaminato.
“Catena di errori”
“La miniera d’oro dev’essere chiusa immediatamente”, ha affermato in un comunicato l’Unione degli ordini degli architetti e degli ingegneri della Turchia.
“Milioni di tonnellate di rifiuti tossici si stanno riversando nell’Eufrate”, ha dichiarato la Piattaforma dell’ambiente e della natura di Iliç, un villaggio che si trova vicino alla miniera.
La Camera degli ingegneri delle miniere turche ha denunciato “una catena di errori che ha causato un grave disastro ambientale”.
“Stiamo indagando sulle cause dell’incidente, ma ci vorrà del tempo”, ha affermato il ministro dell’energia Alparslan Bayraktar, arrivato sul posto dopo aver interrotto una visita ufficiale in Egitto.
Nel 2022 la miniera, gestita dall’azienda turca Anagold, aveva dovuto sospendere brevemente le attività a causa di una perdita di cianuro.