Il 1 marzo entrerà in vigore a Cuba, con un mese di ritardo, un aumento del prezzo della benzina di più del 500 per cento, ha annunciato il governo il 28 febbraio.
“Il 1 marzo entrerà in vigore il provvedimento che aggiorna i prezzi al dettaglio del carburante”, ha affermato il ministro delle finanze e dei prezzi Vladimir Regueiro in un comunicato ripreso dal quotidiano Granma. Aumenterà anche del 25 per cento il prezzo dell’elettricità per i maggiori consumatori.
Queste misure, il cui obiettivo è ridurre il deficit pubblico, erano state annunciate dal governo a dicembre.
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L’annuncio dell’aumento del prezzo della benzina, inizialmente previsto per il 1 febbraio, aveva causato lunghe code alle stazioni di servizio dell’Avana alla fine di gennaio.
Il governo aveva poi rinviato a tempo indeterminato il provvedimento citando un “problema di sicurezza dei sistemi informatici”.
Pochi giorni dopo era stato destituito il ministro dell’economia Alejandro Gil.
Il 1 marzo il prezzo di un litro di benzina passerà da 25 a 132 pesos cubani (da 20 centesimi a 1,10 dollari), con un aumento del 528 per cento.
Tuttavia, il prezzo resterà invariato per i professionisti del settore dei trasporti.
A dicembre il governo aveva affermato che non era più possibile vendere la benzina a prezzi sovvenzionati a causa della carenza di valuta estera nel paese, sottoposto all’embargo statunitense.
Cuba sta attraversando la peggiore crisi economica degli ultimi trent’anni a causa delle conseguenze della pandemia, dell’inasprimento delle sanzioni statunitensi e delle debolezze strutturali dell’economia centralizzata.
Secondo il governo, nel 2023 il pil si è ridotto del 2 per cento e l’inflazione ha raggiunto il 30 per cento.