Tre membri dell’equipaggio di una nave mercantile in navigazione nel golfo di Aden sono stati uccisi il 6 marzo da un missile proveniente dallo Yemen, nel primo attacco mortale condotto dai ribelli huthi yemeniti, hanno affermato le forze armate statunitensi.
Negli ultimi mesi gli huthi, sostenuti dall’Iran, hanno condotto una serie di attacchi contro le navi in transito nel mar Rosso e nel golfo di Aden, importanti punti di passaggio del commercio mondiale.
I ribelli sostengono di prendere di mira le navi legate a Israele o ai suoi alleati, in particolare gli Stati Uniti e il Regno Unito, in un gesto di solidarietà con gli abitanti della Striscia di Gaza.
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“La mattina del 6 marzo un missile balistico antinave lanciato da un’area dello Yemen controllata dai ribelli huthi ha colpito la nave mercantile True Confidence, battente bandiera delle Barbados e controllata da interessi liberiani”, ha affermato in un comunicato lo United States central command (Centcom).
“L’attacco ha causato tre morti e almeno quattro feriti, tre dei quali in condizioni critiche”, ha aggiunto il Centcom.
Il governo delle Filippine ha affermato in un comunicato che due suoi cittadini sono morti nell’attacco e altri due sono rimasti gravemente feriti.
In una dichiarazione pubblicata sui social network, il portavoce militare degli huthi Yahya Saree ha affermato che la True Confidence è stata colpita “dopo che l’equipaggio ha ignorato dei messaggi di avvertimento”.
Nel dicembre scorso gli Stati Uniti avevano creato una forza multinazionale al largo delle coste dello Yemen per proteggere le navi mercantili dagli attacchi dei ribelli huthi.
Dopo l’attacco mortale del 6 marzo, un portavoce del dipartimento di stato statunitense ha affermato che “gli huthi saranno chiamati a rispondere dei loro crimini”.
A febbraio gli huthi avevano colpito una nave carica di prodotti chimici, che era affondata suscitando preoccupazioni per un possibile disastro ambientale nel mar Rosso.
Secondo il Fondo monetario internazionale, il trasporto marittimo di container nel mar Rosso si è ridotto di quasi il 30 per cento nell’ultimo anno a causa degli attacchi degli huthi.