Il 20 marzo il primo ministro irlandese Leo Varadkar, alla guida di un governo di coalizione di centrodestra, ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni per motivi “personali e politici”.
Visibilmente commosso, Varadkar, 45 anni, ha annunciato il passo indietro in una dichiarazione alla stampa, con un anno di anticipo rispetto alle prossime elezioni legislative.
“Mi dimetto da leader del partito Fine Gael e mi dimetterò da premier non appena sarà nominato un successore”, ha affermato.
Varadkar, di origini indiane, guidava il governo dal dicembre 2022. Medico e apertamente omosessuale, nel 2017 era diventato a 38 anni il più giovane primo ministro nella storia del paese.
Tra il 2020 e il 2022, come previsto dall’accordo di coalizione, aveva lasciato il posto a Micheál Martin, leader del Fianna Fáil e oggi ministro degli esteri, in una staffetta senza precedenti.
“Ho avuto il privilegio di ricoprire cariche pubbliche per vent’anni, tredici dei quali trascorsi al governo”, ha dichiarato Varadkar. “Ma ora ho la sensazione di non essere più la persona migliore per la carica di premier”.
Le dimissioni di Varadkar arrivano a pochi giorni dalla bocciatura del referendum dell’8 marzo, promosso dal governo per modernizzare la costituzione del 1937 modificando alcuni riferimenti alle donne e alla famiglia.
Il governo è stato accusato di aver preparato male il terreno al referendum, fallito nonostante il sostegno di gran parte della classe politica.
Inoltre, nel novembre scorso il paese era stato scosso da scontri senza precedenti, alimentati da estremisti di destra, e da manifestazioni contro l’accoglienza ai migranti.
Sinn Féin in testa nei sondaggi
“Sono orgoglioso di aver contribuito a rendere il mio paese più giusto e moderno”, ha affermato Varadkar, riferendosi ad alcuni passi avanti in materia di diritti dei bambini, delle donne e della comunità lgbt+.
Le prossime elezioni legislative sono previste nella primavera del 2025.
Gli ultimi sondaggi danno nettamente in testa il Sinn Féin, una formazione nazionalista di sinistra.
Tra i potenziali successori di Varadkar ci sono i ministri Simon Harris (istruzione), Simon Coveney (commercio) e Helen McEntee (giustizia).