Il 26 marzo la Plataforma unitaria democrática (Pud), la principale coalizione d’opposizione, ha potuto registrare con ventiquattr’ore di ritardo una candidatura per le elezioni presidenziali del 28 luglio, ma la leader María Corina Machado, dichiarata ineleggibile dopo aver vinto le primarie, ha accusato il presidente Nicolás Maduro, che punta a un terzo mandato, di “scegliersi” gli avversari.
Il candidato è Edmundo González Urrutia, ex ambasciatore e politologo. Prende il posto di Corina Yoris, la docente universitaria nominata da Machado che il giorno prima non aveva potuto registrarsi, senza che il Consiglio nazionale elettorale (Cne) fornisse alcuna spiegazione.
Dato che il termine per la presentazione delle candidature scadeva alla mezzanotte del 25 marzo, il Cne ha concesso alla Pud una proroga e accettato di registrare il nome di González.
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Tuttavia, l’opposizione spera ancora che González possa essere sostituito da un altro candidato, possibilmente Machado stessa, in caso di esito positivo di una trattativa con il governo.
Machado, vincitrice delle primarie dello scorso ottobre con il 92 per cento dei voti, era stata dichiarata ineleggibile per corruzione e per aver sostenuto le sanzioni statunitensi contro il paese, accuse che lei ha sempre negato.
“Quello che abbiamo denunciato per mesi è puntualmente avvenuto: il regime si è scelto i candidati dell’opposizione alle presidenziali”, ha affermato il 26 marzo Machado nel corso di una conferenza stampa a Caracas.
Molti osservatori sostengono che il Cne, accusato di essere al servizio di Maduro, abbia deliberatamente bloccato la candidatura di Yoris.
Il Brasile e la Colombia hanno espresso il 26 marzo la loro “preoccupazione”, mentre il ministro degli esteri uruguaiano Omar Paganini ha affermato che il Venezuela sta “consolidando il suo status di dittatura”. Anche la Casa Bianca ha espresso “forte preoccupazione” per il blocco della candidatura di Yoris, che segue la conferma dell’ineleggibilità di Machado.
Il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha invitato la comunità internazionale a continuare a impegnarsi “per riportare il governo e l’opposizione al tavolo dei negoziati, in modo da avere un processo elettorale condiviso”.
Il 26 marzo Machado ha anche preso le distanze dalla candidatura, registrata poco prima della mezzanotte del 25 marzo, di Manuel Rosales, 71 anni, avversario di Hugo Chávez nelle elezioni presidenziali del 2006 e attuale governatore dello stato nordoccidentale di Zulia.
Negli ultimi anni Rosales, il cui partito fa parte della Pud, è stato criticato da una parte dell’opposizione.
Secondo molti osservatori, il governo punta a seminare il caos nell’opposizione in vista delle elezioni presidenziali del 28 luglio, che saranno a turno unico.