Nonostante le pressioni internazionali, Israele sta portando avanti i piani per un’offensiva di terra nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove secondo le Nazioni Unite vivono ammassate un milione e mezzo di persone, in maggioranza sfollati.
“L’esercito israeliano sta ultimando i preparativi per una missione nell’area di Rafah”, ha affermato il 7 aprile il ministro della difesa Yoav Gallant.
Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la sua determinazione a “distruggere Hamas in tutta la Striscia di Gaza, compresa Rafah”.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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Poco prima l’esercito israeliano si era ritirato da gran parte del sud del territorio, in particolare dalla città di Khan Yunis.
Il 7 aprile, subito dopo il ritiro israeliano, centinaia di palestinesi che si erano rifugiati a Rafah sono tornati a Khan Yunis, ridotta a un cumulo di macerie, viaggiando a piedi, in auto o su carretti trainati da asini.
Intanto, proseguono i negoziati per una tregua, con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti.
Le posizioni sono però ancora distanti. Hamas chiede una tregua completa, il ritiro dell’esercito israeliano, il ritorno degli sfollati e un accordo per uno scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi. Il 7 aprile Netanyahu ha però escluso la possibilità di una tregua senza il rilascio di tutti gli ostaggi.
Il 7 aprile alcune agenzie delle Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie hanno descritto la situazione a Gaza come “più che catastrofica”.
“Case, scuole e ospedali sono ridotti in macerie; insegnanti, medici e operatori umanitari vengono uccisi; la carestia è imminente”, ha affermato sul social network X la direttrice dell’Unicef Catherine Russell.
Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato finora la morte di 33.207 persone. L’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre ha invece causato circa 1.160 vittime in Israele, secondo un conteggio dell’Afp basato sugli ultimi dati israeliani disponibili.