Il 15 aprile si è aperto a Stoccolma, in Svezia, il processo a un ex generale siriano accusato di crimini di guerra commessi in Siria nel 2012. Si tratta del più alto responsabile militare siriano a essere processato in Europa.
Mohammed Hamo, 65 anni, residente in Svezia, era stato incriminato per “complicità” in crimini di guerra commessi tra gennaio e luglio 2012, un’accusa che potrebbe potenzialmente costargli l’ergastolo.
Il processo dovrebbe concludersi alla fine di maggio.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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“L’ex generale ha contribuito con i suoi consigli e le sue azioni a una serie di crimini commessi dall’esercito”, ha affermato la procuratrice Karolina Wieslander.
“In qualità di responsabile di una divisione dell’esercito, Hamo ha partecipato al coordinamento di operazioni che hanno causato danni ai civili e alle loro proprietà del tutto sproporzionati rispetto ai presunti benefici militari”, ha aggiunto.
“Il mio cliente nega qualunque responsabilità penale”, ha risposto la sua avvocata Mari Kilman.
“Non può essere considerato responsabile in quanto agiva in un contesto militare e doveva eseguire gli ordini”, ha aggiunto.
Durante il processo saranno chiamate a testimoniare sette parti civili, molte delle quali siriane. Tra loro c’è un fotografo britannico rimasto ferito nel corso di uno degli attacchi citati nell’atto d’accusa.
Nel gennaio 2022 un ex colonnello siriano, Anwar Raslan, era stato condannato all’ergastolo in Germania per crimini contro l’umanità.
La guerra civile in Siria, scoppiata nel 2011 in seguito alla repressione da parte del regime di Bashar al Assad delle manifestazioni a favore della democrazia, ha causato finora più di mezzo milione di vittime.