Il 18 aprile è cominciato ad Halle, nell’est della Germania, il processo a Björn Höcke, leader del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) nel land della Turingia, accusato di aver pronunciato in pubblico uno slogan nazista.
Centinaia di manifestanti antinazisti si sono radunati davanti al tribunale di Halle, che si trova nel land confinante della Sassonia-Anhalt.
Il processo si è aperto a quattro mesi e mezzo dalle elezioni regionali in Turingia, in cui l’Afd punta alla vittoria.
Il partito Afd, fondato nel 2013, ha registrato un’impennata nei sondaggi a partire dall’estate, ma di recente è finito nella bufera dopo che uno dei principali candidati alle elezioni europee di giugno è stato accusato di aver ricevuto denaro da una rete di propaganda finanziata da Mosca.
Höcke è stato incriminato per aver scandito lo slogan “tutto per la patria, tutto per la Sassonia-Anhalt, tutto per la Germania” durante un comizio elettorale nel maggio 2021 a Merseburg, vicino ad Halle.
“Tutto per la Germania” era il motto delle Sturmabteilung, o Sa, naziste, le cosiddette camicie brune, che ebbero un ruolo fondamentale nella conquista del potere da parte di Adolf Hitler.
Höcke, 52 anni, che ha insegnato storia alle secondarie per quindici anni, sostiene che non ne era a conoscenza.
Rischia una condanna fino a tre anni di prigione.
Nel dicembre scorso, in occasione di un incontro dell’Afd a Gera, in Turingia, Höcke aveva nuovamente scandito lo slogan “Tutto per”, incoraggiando il pubblico a gridare “la Germania”.
Nel gennaio 2017, durante un comizio a Dresda, aveva definito il Memoriale della Shoah a Berlino “una vergogna”.