Un manifestante tiene un cartello a forma di libro con la scritta: “Il futuro” durante una protesta contro i tagli al bilancio delle università pubbliche a Buenos Aires, il 23 aprile 2024. (Emiliano Lasalvia, Afp)

Centinaia di migliaia di argentini, con in testa gli studenti, hanno manifestato a Buenos Aires e nelle province contro le politiche di austerità del governo ultraliberista di Javier Milei e “in difesa dell’università pubblica gratuita”.

Nella capitale, la protesta, probabilmente la più grande dall’inizio della presidenza Milei, ha riunito “tra 100mila e 150mila” persone, secondo una fonte della polizia. Mezzo milione di persone, secondo l’università di Buenos Aires. Un sindacato degli insegnanti ha stimato in un milione il numero dei manifestanti a livello nazionale.

A Buenos Aires, studenti, genitori, insegnanti, personale universitario, oltre a sindacati e rappresentanti dei partiti di opposizione, hanno paralizzato il centro per tutto il pomeriggio. Altre manifestazioni nelle province hanno coinvolto la sessantina di università pubbliche del paese, a cui si sono aggiunti gli istituti privati. A Cordoba, sede della più antica università del paese, decine di migliaia di persone hanno partecipato al corteo.

A Buenos Aires, in un’atmosfera festosa, gli studenti hanno denunciato “un attacco brutale” all’università. Le università pubbliche, che accolgono oltre 2,2 milioni di studenti, si sono dichiarate in “emergenza” economica da quando il governo ha deciso di mantenere gli stessi soldi stanziati nel bilancio del 2023 per l’anno accademico 2024, nonostante un’inflazione del 288 per cento in dodici mesi.

Questa decisione fa parte di un piano di austerità, che secondo Milei dovrebbe condurre a un “deficit zero” entro la fine dell’anno e a ridurre l’inflazione.

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Per diversi istituti si tratta di una minaccia e alcune sezioni della prestigiosa università di Buenos Aires (Uba) hanno recentemente introdotto delle misure di emergenza: spazi comuni senza illuminazione, limitazione dell’uso degli ascensori, riduzione degli orari delle biblioteche.

La facoltà di scienze esatte dell’Uba ha istituito un conto alla rovescia online per mostrare quando il suo budget per il 2024 sarà esaurito. Il 23 aprile mancavano 37 giorni, 9 ore e 15 minuti.

La principale sigla sindacale Cgt si è unita alla protesta, insieme alle organizzazioni della sinistra radicale e ai politici dell’opposizione. Milei ha accusato alcune università pubbliche di essere luoghi di “indottrinamento” di sinistra.