L’8 maggio il partito conservatore Hdz del primo ministro uscente Andrej Plenković ha concluso un accordo con una formazione della destra nazionalista per un governo di coalizione, dopo le elezioni legislative del 17 aprile.
L’accordo tra l’Hdz e il Movimento patriottico (Dp) prevede la conferma di Plenković, 54 anni, alla guida del governo per un terzo mandato.
“Tre ministeri andranno al Dp”, ha precisato Plenković.
La nuova alleanza dovrebbe imprimere al paese una svolta a destra, anche se finora Plenković, un europeista convinto, ha avuto un orientamento centrista.
Nel corso delle trattative il Dp, noto per la sua retorica nazionalista e anti-immigrazione, ha posto una serie di condizioni, tra cui l’esclusione dell’Sdss, il principale partito etnico serbo, tradizionalmente alleato dell’Hdz.
Plenković ha però insistito sul fatto che “l’orientamento della Croazia e il suo carattere inclusivo non cambieranno”.
Forte inflazione
Nelle elezioni legislative del 17 aprile l’Hdz ha ottenuto la maggioranza relativa con 61 seggi sui 151 del parlamento, precedendo i socialdemocratici dell’Sdp (42 seggi) e il Dp (14 seggi).
Plenković dovrebbe poter contare anche sul sostegno di alcuni degli otto deputati che rappresentano le minoranze.
La campagna elettorale era stata caratterizzata da forti polemiche tra Plenković e il presidente Zoran Milanović, un populista di sinistra.
I temi principali del voto sono stati la corruzione, l’immigrazione e le difficoltà economiche. La Croazia ha il tasso d’inflazione più alto dell’eurozona.