L’assemblea nazionale ha confermato il 22 maggio la nomina del ministro della sicurezza pubblica To Lam a presidente del Vietnam, accogliendo la proposta del Partito comunista al potere. To Lam prende il posto di Vo Van Thuong, che si era dimesso a marzo dichiarandosi colpevole di “violazioni e inadempienze”.
Secondo la tv di stato, 472 deputati su 473 hanno approvato a scrutinio segreto la nomina di To Lam.
Negli otto anni alla guida del ministero per la sicurezza pubblica To Lam, 66 anni, ha adottato la linea dura contro le organizzazioni per i diritti umani.
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La nomina del nuovo presidente arriva in un momento di forti tensioni politiche in Vietnam, legate anche a una vasta campagna anticorruzione che ha portato al licenziamento di ministri e all’incriminazione di dirigenti d’azienda.
L’uomo forte del regime è il segretario generale del Partito comunista, Nguyen Phu Trong, 80 anni, considerato l’artefice della campagna anticorruzione e molto popolare nel paese.
Secondo le organizzazioni per i diritti umani, negli ultimi anni il governo ha rafforzato la repressione del dissenso.
Tre anni fa To Lam era finito al centro delle polemiche in Vietnam dopo la pubblicazione di un video che lo mostrava mangiare una bistecca ricoperta di foglie d’oro in un elegante ristorante di Londra, poco dopo aver deposto una corona di fiori sulla tomba di Karl Marx.
Il ristorante, Nusr-Et Steakhouse, di proprietà del celebre chef turco Nusret Gökçe, noto come Salt Bae, serve piatti con carne avvolta in foglie d’oro a ventiquattro carati, a un prezzo di più di mille dollari.
In Vietnam il reddito medio è di pochi dollari al giorno.