Almeno trentotto persone sono morte nel passaggio del ciclone Remal sul Bangladesh e sul nordest dell’India. Il ciclone aveva raggiunto la costa del Bangladesh la sera del 26 maggio.
In Bangladesh il ciclone ha causato almeno diciassette vittime, oltre a distruggere migliaia di case e alcune dighe.
“In totale 35.483 case sono state distrutte e 115.992 danneggiate”, ha affermato Mohibbur Rahman, il ministro responsabile della gestione dei disastri naturali.
“Più di venti milioni di persone sono rimase senza elettricità a causa del crollo di migliaia di tralicci”, ha dichiarato il 28 maggio all’Afp Biswanath Sikder, responsabile della commissione di elettrificazione rurale del Bangladesh.
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In India il ciclone ha causato almeno ventuno vittime, tra cui dodici operai morti nel crollo di una cava di pietra nello stato del Mizoram.
Negli ultimi decenni centinaia di migliaia di persone sono morte nel passaggio dei cicloni sulle coste basse e densamente popolate del Bangladesh. In questo periodo il numero medio dei cicloni è salito da uno a tre all’anno.
“Il ciclone Remal è stato uno dei più durevoli a colpire il Bangladesh”, ha affermato il 28 maggio Azizur Rahman, direttore del Dipartimento meteorologico bangladese.
“La sua durata eccezionale – più di 36 ore – può essere attribuita alla crisi climatica”, ha aggiunto.
Il record precedente – circa 34 ore – risaliva al passaggio del ciclone Aila nel 2009.
Bassa pressione nel golfo del Bengala
Rahman sostiene inoltre che Remal si sia formato più velocemente di quasi tutti i cicloni arrivati nel paese negli ultimi decenni.
“Ha impiegato appena tre giorni a formarsi a causa della bassa pressione nel golfo del Bengala, contro i sette-otto che ci vogliono di solito”, ha spiegato.