La cittadina di Fujikawaguchiko, che la settimana scorsa ha installato un’enorme telone di plastica per nascondere la vista del monte Fuji e combattere così gli eccessi del turismo di massa, ha affermato il 28 maggio che alcuni buchi sono stati praticati nel telone.
La barriera era stata installata in un punto della cittadina diventato molto popolare sui social network. Gli abitanti lamentavano la continua presenza di turisti stranieri che gettavano rifiuti in terra, fumavano fuori dalle aree autorizzate, attraversavano con il semaforo rosso e parcheggiavano in modo disordinato.
Alcuni arrivavano perfino ad arrampicarsi sul tetto di una clinica odontoiatrica per scattare foto migliori.
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“È una vergogna”, ha dichiarato all’Afp un funzionario locale, riferendosi ai buchi nel telone.
“Dato che il comune ha avviato una sorveglianza dalle 10 alle 16, probabilmente i buchi sono stati praticati la mattina presto o la sera”, ha aggiunto.
Secondo il funzionario, il telone, alto 2,5 metri e lungo venti, è comunque servito a risolvere il problema del sovraffollamento turistico.
Il comune, che prevede di rimuovere la barriera appena possibile, sta pensando d’inserire nel telone i codici qr relativi alle altre attrazioni turistiche della zona, tra cui i posti migliori per fotografare il monte Fuji.
In Giappone il numero dei visitatori stranieri è in continuo aumento. A marzo il paese ha accolto per la prima volta più di tre milioni di persone.
Il turismo di massa è però difficile da gestire.
Tra luglio e settembre l’accesso a un sentiero escursionistico sul monte Fuji sarà messo per la prima volta a pagamento (circa dodici euro) e limitato a quattromila persone al giorno.
Nell’ex capitale imperiale Kyoto, nell’ovest del paese, alcuni vicoli del quartiere delle geishe sono chiusi al pubblico dal mese scorso.