Cotija, Messico, 29 maggio 2024. Un soldato fuori da una scuola in cui si è votato per le elezioni presidenziali del 2 giugno. (Ivan Arias, Reuters/Contrasto)

La sindaca di una cittadina dello stato di Michoacán, nell’ovest del Messico, è stata assassinata il 3 giugno, appena ventiquattr’ore dopo la vittoria elettorale di Claudia Sheinbaum, che diventerà la prima donna presidente nella storia del paese.

Le autorità dello stato hanno denunciato “l’omicidio di Yolanda Sánchez Figueroa, sindaca della cittadina di Cotija”.

Il dipartimento della sicurezza locale ha affermato che le forze di sicurezza stanno cercando di rintracciare i responsabili.

Nel settembre scorso Sánchez era stata rapita per tre giorni vicino a Guadalajara, nello stato di Jalisco.

Era stata eletta sindaca nel 2021 con il Partito azione nazionale (Pan, centrodestra).

Secondo i mezzi d’informazione locali, Sánchez è stata assassinata nel centro di Cotija da alcuni uomini armati a bordo di un furgone.

Il rapimento del settembre scorso era stato attribuito al cartello della droga Jalisco nueva generación. Sánchez aveva infatti ostacolato un tentativo dei narcotrafficanti di assumere il controllo della polizia locale.

Dopo la sua vittoria nelle presidenziali del 2 giugno, Sheinbaum si è impegnata a combattere le violenze legate al traffico di droga e quelle contro le donne.

Le violenze hanno causato circa 450mila vittime in Messico dal 2006, quando il presidente Felipe Calderón (2006-2012) lanciò un’offensiva militare contro i cartelli della droga. Inoltre, più di centomila persone sono scomparse.

Secondo il presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, circa tre quarti di questi omicidi sono legati alle attività dei cartelli della droga.

Inoltre, nel 2023 il Messico ha registrato una media di dieci femminicidi al giorno, secondo i dati delle Nazioni Unite.