Begoña Gómez, moglie del primo ministro Pedro Sánchez. (Javier Soriano, Afp)

Il 4 giugno Begoña Gómez, moglie del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, è stata convocata da un giudice a testimoniare come indagata in un caso di corruzione e traffico d’influenze.

Sánchez ha reagito definendo il caso “una montatura”: “Siamo entrambi molto tranquilli, dietro le accuse non c’è nulla”, ha affermato sul social network X, accusando l’opposizione di destra di strumentalizzare la vicenda per “condizionare” le elezioni europee, previste nel fine settimana.

Il caso sta mettendo in forte imbarazzo il leader socialista, che alla fine di aprile, dopo l’apertura di un’indagine preliminare sulla moglie, aveva sospeso le sue attività per cinque giorni per valutare la possibilità di dimettersi.

Il tribunale superiore di giustizia di Madrid ha convocato Gómez a testimoniare il 5 luglio come indagata “in relazione a presunti reati di corruzione nel settore privato e di traffico d’influenze”.

La portavoce del governo Pilar Alegría ha denunciato le “menzogne e la disinformazione della destra e dell’estrema destra, che hanno portato all’apertura dell’indagine”.

L’opposizione di destra ha invece accolto con favore la decisione del giudice e ha invitato Sánchez a dimettersi.

“Il primo ministro deve assumersi le sue responsabilità”, ha affermato Alberto Núñez Feijóo, leader del Partito popolare (Pp, destra).

“Se avesse un minimo di dignità si sarebbe già dimesso”, ha dichiarato il portavoce del partito Borja Sémper.

Lettere di raccomandazione

Il 29 maggio un tribunale di Madrid aveva respinto la richiesta della procura di chiudere l’indagine su Gómez, affermando che “gli indizi sono sufficienti a giustificare la continuazione delle indagini”.

L’indagine era stata aperta ad aprile in seguito a una denuncia presentata da un gruppo vicino all’estrema destra chiamato Manos limpias (Mani pulite) e basata su alcuni articoli pubblicati sulla stampa spagnola.

Gómez è accusata di aver scritto lettere di raccomandazione a un imprenditore che ha ottenuto appalti pubblici del valore di dieci milioni di euro.

A maggio il presidente argentino Javier Milei aveva definito la moglie di Sánchez una “corrotta” durante una visita a Madrid, causando una crisi diplomatica tra i due paesi.