Le violenze contro i bambini legate ai conflitti armati hanno raggiunto “livelli estremi” nel 2023, soprattutto nella Striscia di Gaza e in Sudan, secondo un rapporto delle Nazioni Unite visionato dall’Afp, che ha incluso gli eserciti d’Israele e Sudan nella “lista nera”.
“Nel 2023 le violenze contro i bambini durante i conflitti hanno raggiunto livelli estremi, con un aumento del 21 per cento degli episodi gravi”, si legge nel rapporto annuale messo a punto dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
Secondo il rapporto, che sarà presentato ufficialmente il 13 giugno, nel 2023 sono stati registrati 30.705 episodi gravi di violenza, tra cui 5.301 omicidi, 6.348 ferimenti, 8.655 reclutamenti forzati, 5.205 negazioni dell’accesso umanitario e 4.356 rapimenti.
Ogni anno, su richiesta del Consiglio di sicurezza, il segretario generale redige un rapporto sulle violenze contro i minori in una ventina di zone di conflitto nel mondo, accompagnato da una “lista nera” dei responsabili.
Attacchi a scuole e ospedali
“Nel 2023 i bambini sono stati le prime vittime del peggioramento delle crisi in molte aree del mondo”, si legge nel rapporto.
In particolare, il conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza ha portato a un aumento senza precedenti delle violazioni dei diritti dei bambini.
L’esercito israeliano è stato incluso nella “lista nera” per l’uccisione e il ferimento di bambini nel corso di attacchi a scuole, ospedali e aree densamente popolate.
L’inclusione era stata anticipata la settimana scorsa dall’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, che si è detto “disgustato”.
Le Nazioni Unite hanno confermato che 2.141 bambini palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza nel 2023, quasi tutti tra il 7 ottobre e il 31 dicembre (2.051).
I dati sono però incompleti perché migliaia di episodi sono “in attesa di verifica”.
Anche Hamas e le Brigate al Quds, il braccio armato della Jihad islamica, sono stati inclusi nella lista nera per l’omicidio, il ferimento e il rapimento di bambini il 7 ottobre.
480 bambini uccisi in Sudan
In Sudan le violenze contro i bambini sono aumentate addirittura del 480 per cento a causa del conflitto, scoppiato nell’aprile 2023, tra l’esercito e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf). Secondo il rapporto, 480 minori sono stati uccisi e 764 feriti.
Sia l’esercito sudanese sia le Rsf sono stati inclusi nella lista nera.
Anche l’esercito russo e le milizie alleate sono presenti nel rapporto, come già un anno fa. Secondo il rapporto, nel 2023 hanno ucciso almeno ottanta bambini in Ucraina.