Il 13 giugno, per il secondo giorno consecutivo, alcuni siti archeologici greci, tra cui l’Acropoli di Atene, sono rimasti chiusi per alcune ore a causa dell’ondata di caldo in corso nel paese, ha affermato il ministero della cultura.
“Come già il 12 giugno, i turisti non potranno visitare l’Acropoli tra le 12 e le 17”, ha precisato in un comunicato.
Secondo il servizio meteorologico greco (Emy), il 13 giugno nella capitale greca e nella regione dell’Attica si registreranno temperature di 41-42 gradi.
Ad Atene a mezzogiorno il termometro segnava 37 gradi, secondo il sito Poseidon system.
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Anche alcuni siti archeologici di Creta, del Dodecaneso, delle Cicladi e del Peloponneso sono rimasti chiusi nelle ore più calde della giornata per evitare rischi per la salute.
Altri siti, tra cui Delfi, Olimpia e Cnosso, sono invece rimasti aperti tutto il giorno, ha dichiarato il ministero della cultura.
In Grecia è in corso da alcuni giorni un’ondata di caldo eccezionale, con un picco di 43 gradi previsto il 13 giugno nel Peloponneso e nel centro del paese, secondo l’Emy.
Le temperature dovrebbero scendere a partire dal 14 giugno.
“Il rischio di incendi è molto alto in otto regioni”, ha avvertito il 12 giugno il ministero della crisi climatica e della protezione civile.
L’Acropoli di Atene – il sito più popolare della Grecia, con quasi quattro milioni di visitatori nel 2023 – era già rimasta chiusa nel luglio 2023 a causa di un’ondata di caldo durata due settimane. Nello stesso periodo il paese era stato colpito da incendi devastanti che avevano distrutto 175mila ettari di vegetazione.