Donald Trump ha annunciato il 15 luglio, in occasione dell’apertura della convention del Partito repubblicano a Milwaukee, di aver scelto il senatore dell’Ohio J. D. Vance come candidato vicepresidente.
“Ho deciso che la persona più adatta a svolgere l’incarico di vicepresidente degli Stati Uniti è J. D. Vance, senatore del grande stato dell’Ohio”, ha affermato il candidato repubblicano sul suo social network Truth Social.
Vance, 39 anni, ex soldato e scrittore di successo, si è battuto con forza al congresso per i temi cari al Partito repubblicano, tra cui la lotta all’immigrazione.
Il presidente Joe Biden ha reagito all’annuncio definendo Vance “un clone di Trump”.
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Trump è arrivato alla convention repubblicana con una benda sull’orecchio, accolto da una folla in delirio che gli ha tributato una lunga standing ovation.
Due giorni dopo essere sopravvissuto a un attentato, l’ex presidente è entrato nella grande sala della convention con il pugno alzato, tra gli applausi dei delegati che lo hanno designato candidato del partito alle presidenziali del 5 novembre.
I suoi sostenitori l’hanno accolto gridando ripetutamente “Fight!”, la parola pronunciata da Trump con il pugno alzato e il volto insanguinato dopo essere stato colpito all’orecchio durante un comizio in Pennsylvania.
Trump accetterà ufficialmente la candidatura il 18 luglio, nell’ultimo giorno della convention repubblicana.
I temi principali dell’evento saranno l’immigrazione, la sicurezza e l’economia.
Intanto, il 15 luglio Trump ha ricevuto una buona notizia sul fronte giudiziario: una giudice federale ha disposto l’archiviazione del processo penale in cui l’ex presidente era accusato di aver trasferito illecitamente alcuni documenti riservati nella sua residenza privata di Mar-a-Lago, in Florida.