Il 25 luglio otto attivisti per il clima sono stati arrestati dopo aver fatto irruzione all’aeroporto di Francoforte, il più trafficato della Germania, causando una sospensione temporanea degli arrivi e delle partenze dei voli.

Sette attivisti sono stati arrestati dopo che avevano raggiunto le due piste centrali dell’aeroporto e incollato le mani all’asfalto, mentre l’ottavo è stato bloccato mentre cercava di allargare con le cesoie un varco nella recinzione esterna, ha affermato un portavoce della polizia.

Il traffico è stato sospeso per circa due ore e poi è ripreso su una delle due piste, mentre la polizia era ancora impegnata a rimuovere gli attivisti dall’altra, ha dichiarato un portavoce dell’aeroporto.

L’iniziativa di protesta è stata rivendicata dal gruppo Ultima generazione, che punta a sensibilizzare governi e cittadini sulla necessità d’intervenire con urgenza contro la crisi climatica.

“Chiediamo al governo tedesco di partecipare alla stesura e poi firmare un accordo internazionale vincolante per eliminare l’uso del petrolio, del gas e del carbone entro il 2030”, ha spiegato il gruppo in un comunicato.

Una foto diffusa dal gruppo mostra un’attivista seduta sull’asfalto accanto a un cartello arancione con la scritta “il petrolio uccide”.

Il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing ha condannato l’iniziativa chiedendo sanzioni severe per gli attivisti. “Propongo l’adozione di una legge che preveda pene detentive fino a cinque anni per chi blocca gli aeroporti”.

Londra e Colonia

Il 24 luglio alcuni gruppi ambientalisti avevano effettuato azioni di protesta negli aeroporti europei, tra cui quello londinese di Heathrow, il più grande d’Europa, e quello di Colonia, in Germania.

Secondo la polizia di Londra, sette persone sono state arrestate a Heathrow e altre tre altrove.

All’aeroporto di Colonia gli attivisti hanno bloccato il traffico per quattro ore.

In Finlandia nove attivisti hanno brevemente bloccato i controlli di sicurezza all’aeroporto di Helsinki, mentre a Barcellona, in Spagna, cinque attivisti sono stati fermati mentre cercavano di raggiungere le piste.

A Zurigo e a Ginevra, in Svizzera, alcuni attivisti hanno bloccato le strade di accesso agli aeroporti.

Infine, quattro attivisti hanno spruzzato una sostanza arancione nell’atrio dell’aeroporto di Vienna, mentre altri due hanno ritardato la partenza di un volo diretto a Roma.