Almeno venticinque migranti sono morti il 22 luglio in un naufragio al largo di Nouakchott, la capitale della Mauritania, ha affermato il 24 luglio l’Agenzia d’informazione mauritana (Ami).

“La guardia costiera ha soccorso 103 migranti e recuperato venticinque corpi”, ha dichiarato l’Ami.

In precedenza l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) aveva fornito un bilancio di almeno quindici vittime e decine di dispersi.

Secondo la guardia costiera mauritana, tra le vittime e sopravvissuti ci sono 65 senegalesi, tra cui sei donne e tre bambini, 52 gambiani, tra cui tre donne e tre bambini, e un ivoriano.

Un funzionario della guardia costiera ha dichiarato all’Afp che a bordo dell’imbarcazione c’erano tra le 140 e le 180 persone. Secondo l’Oim, invece, a bordo dell’imbarcazione, partita dal Gambia, c’erano circa trecento persone.

L’imbarcazione era diretta all’arcipelago spagnolo delle Canarie, porta d’accesso all’Europa.

All’inizio di luglio quasi novanta migranti sono morti in un naufragio al largo del sudovest della Mauritania, con decine di persone che non sono mai state ritrovate.

La rotta migratoria tra l’Africa occidentale e le Canarie è considerata una delle più pericolose del mondo. I migranti devono affrontare diversi giorni giorni di navigazione in condizioni molto difficili, in balìa della fame e della sete.

Tra il 1 gennaio e il 15 luglio 2024 più di 19.700 migranti sono sbarcati alle Canarie, con un aumento del 160 per cento rispetto al 2023, secondo l’Oim.

Secondo l’ong spagnola Caminando fronteras, nei primi cinque mesi del 2024 più di cinquemila migranti sono morti cercando di raggiungere le coste spagnole, la maggior parte dei quali lungo la rotta delle Canarie.