“Avrete tempo di dormire quando sarete morti”: Tim Waltz, scelto da Kamala Harris come candidato vicepresidente, ha lanciato il 21 agosto nel terzo giorno della convention democratica a Chicago un vibrante appello alla mobilitazione in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre.
“Ci restano solo 76 giorni”, ha affermato il governatore del Minnesota. “Usiamoli per fare telefonate, bussare alle porte e fare donazioni”.
Sul palco dello United Center Walz, 60 anni, ha accettato formalmente la nomination del suo partito per la vicepresidenza.
Ha poi definito Harris una donna “forte”, “esperta” e “pronta a diventare presidente”.
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Poco conosciuto fino a qualche settimana fa, Walz si è soffermato sui momenti importanti della sua vita, dall’infanzia in una cittadina del Nebraska alla carriera di allenatore di football americano fino alle difficoltà avute nel concepire i figli.
Ha anche usato una metafora sportiva, affermando che “la nostra squadra è indietro di un touchdown, ma abbiamo la palla in mano”.
Per un candidato alla presidenza degli Stati Uniti, la scelta del compagno di corsa è spesso motivata dalla necessità di attirare nuovi elettori o compensare punti deboli.
La scelta di Walz dovrebbe servire a rassicurare gli elettori che considerano Harris troppo progressista.
La sera del 21 agosto è salito sul palco della convention anche l’ex presidente Bill Clinton, che ha ricevuto un’ovazione quando ha preso in giro il candidato repubblicano Donald Trump per la sua età.
Il momento clou della convention è però previsto per il 22 agosto, giornata di chiusura, quando Harris accetterà formalmente la nomination per la carica di presidente.
Intanto Trump, 78 anni, impegnato questa settimana in campagna elettorale in vari stati chiave, ha tenuto un comizio in North Carolina insieme al suo candidato vicepresidente J.D. Vance. Si è trattato del primo comizio all’aperto dopo l’attentato fallito del 13 luglio.
Protetto da una barriera antiproiettile, l’ex presidente ha tenuto un discorso incentrato sulla sicurezza nazionale e sulla politica estera.